Post

Maria Letizia Volpicelli: dall'arte del Liccio alla Fiber Art

Immagine
Mi aggiro per l’Atelier Crochet-Tricot & Tessitura di Abilmente Roma Primavera 2016. Nell'area dedicata alla tessitura c’è più silenzio che altrove nella fiera. Sul grande tavolo spiccano allettanti telai a liccio, attrezzi pieni di fascino che invitano a cimentarsi in quella meravigliosa arte che è la tessitura a mano. Inevitabile chiedersi come sia nata l'ingegnosa  idea di tendere, per la prima volta, tra due paletti una serie di fili ordinati in un fascio ed incrociare tra questi un altro filo in un verso e poi nell’altro fino a dare forma ad un tessuto. Una donna dallo sguardo dolce e attento sta preparando le sue allieve, che si cimenteranno a breve su quei telai, probabilmente per la prima volta nella loro vita. Sta per iniziare il laboratorio di tessitura con telaio a pettine liccio, tenuto da Maria Letizia Volpicelli ed io sono qui per capire come avviene il miracolo: mani che danzano ritmicamente dentro lo spazio di una struttura di legno, intrecciando aria e

Antonella Ciavarro: la fatina di Bidibi Bodibi Bu

Immagine
Chi non è mai rimasto incantato davanti alle magie della fatina della favola di Cenerentola, che con un tocco di bacchetta e una strana formula magica trasformava la zucca in carrozza? Antonella è la fatina del riciclo. Con un suo tocco di bacchetta ciò che per molti è solo un oggetto da buttare, per lei diventa materiale per creare un gioiello. Tappi di latta, barattoli, tubetti di maionese assumono, grazie alle sue sapienti mani, forme nuove. Tutto si trasforma e diventa, per magia e per sua bravura, bello e prezioso come solo i pezzi unici e lavorati a mano sanno essere. Volete sapere di più su di lei e sulle sue magie? Bene, perché Antonella è stata disponibilissima a rispondere alle mie domande.

Arte da Rubare. Chi è il vero artista?

Immagine
Facciamo un gioco. Chiudiamo gli occhi e immaginiamo di essere in giro per le strade della nostra città e di imbatterci in un'opera d'arte, in un quadro, in una scultura o in una foto d'autore. Immaginiamo che su quell'opera ci sia sopra un foglietto che inviti al furto della stessa. Dite che è un sogno improbabile? Che è frutto di una fantasia che non ha confini? Vi state sbagliando. Aprite gli occhi, guardatevi intorno con curiosità, non solo per vedere dove state mettendo i piedi, e vi renderete conto che ho ragione io, che tutto quello che vi ho appena chiesto di immaginare è reale e tangibile. Come può essere possibile una cosa del genere? A chi può venire in mente di organizzare il furto della propria opera d'arte?

Roberta Castiglione e la Lana D'Abruzzo

Immagine
La scorribanda in giro per gli stand di Abilmente continua. Fabiola ed io abbiamo solo un limite che ci fa correre come matte: il tempo! Abbiamo tutto sotto controllo e abbiamo pianificato tutto. Di certo non possiamo farci scappare l'incontro con Roberta Castiglione, titolare del marchio Lana d'Abruzzo. Di certo non me la faccio scappare io, che finalmente riesco a dare un volto a un nome. Già perché io di Lana d'Abruzzo ho cominciato a sentirne parlare qualche tempo leggendo post di amiche blogger che utilizzavano questo filato per i loro lavori e ne sono rimasta affascinata per i colori, naturali, e per la consistenza della lana. Chi è Roberta Castiglione? Di origini pugliesi, abruzzese di adozione, architetto, imprenditrice, creativa, una donna che ha saputo mettersi in gioco ed inventare un lavoro, che combaciasse con le proprie passioni, dando voce al forte desiderio di recuperare, ripensare e innovare la tradizione della lavorazione della lana made in Abruzzo

Orizzonti di Carta - un viaggio nel mondo della carta

Immagine
Di Monica Dal Molin e della sua passione per la carta vi avevo già parlato. Quello che non vi avevo detto, però, è che lei, insieme a due sue amiche, Jasminka Grendele e Nicole Tassotti, ha fondato una associazione culturale che si occupa di promuovere le possibilità espressive che la carta, e con essa il libro, la lettura e la scrittura, offrono. La carta non solo è considerata materiale da plasmare, da rendere oggetto, ma anche veicolo di parole, di emozioni di coinvolgimento e di scoperta. Ringrazio Monica per la disponibilità nel rispondere alle mie domande di persona curiosa.

Dietro le quinte di un market con Carla Spessato

Immagine
Questa volta non voglio presentarvi né un artigiano, né un artista. Cambio, per una volta, prospettiva, provo a sbirciare dietro le quinte di un market, provo a capire come si organizza un mercato artigianale, un evento che vede come protagonisti artigiani e creativi. Lo so, il cambio di prospettiva è difficile perché noi, quando visitiamo i mercati, non sappiamo (quasi) mai chi c'è dietro. Proprio perché questa è una prospettiva inusuale ho cercato risposte alle mie domande, da chi ha fatto dell'organizzazione di questo tipo di eventi il suo lavoro e lo sta portando avanti non solo con competenza, ma anche con passione: Carla Spessato.

La settima arte secondo Carl Haber

Immagine
Il cinema come forma d'arte, di allucinazione, di comunicazione, dai risvolti etici oppure estetici, semplice apparenza ... si chiama la settima arte ed ha il compito, come tutte le forme d’arte, di sottrarre al tempo l’esperienza per renderla eterna. Questo agosto ci ha regalato la preziosa occasione di intervistare Carl Haber, regista americano, scrittore, produttore di film indipendenti, professore di corsi di cinema in Italia e all’estero e fondatore della Rome International Film School. Con disponibilità e straordinaria cordialità, il regista ci ha rivelato alcune interessanti sfaccettature del suo lavoro artistico, lasciando anche qualche prezioso consiglio ai giovani che sognano di intraprendere la carriera di filmmaker.

Arte e Natura di Arturo Festini

Immagine
Pausa estiva terminata, giusto una settimana per staccare la spina e ricaricare le batterie, e subito pronti a ricominciare con il consueto ritmo. La pausa di una settimana mi è servita anche per guardarmi un po' intorno, per andare per mercati, per curiosare, per chiacchierare e per fotografare.

Antonio Gandossi. Tra dipinti e passioni

Immagine
L' originalità della composizione risiede nella tensione espressiva, nella impertinenza curiosa, propria dell'effimero quotidiano, nella colorazione esistenziale immediata, che più ha bisogno di penetrazione segnica, di approfondimento espressivo, perché la precisione grafica è recupero del sentimento, l'analisi è redenzione poetica dell' immagine, necessità di testimonianza, consapevolezza e scienza della vita. (Giovanni Carluccio Attimonelli) Ho incontrato Antonio Gandossi a Roma, in aprile, durante la rassegna dei Cento Pittori in Via Margutta. L'ho notato subito il suo angolo espositivo, non passava di certo inosservato. A colpirmi i colori caldi e vivaci delle sue tele: colori a olio utilizzati con la tecnica a spatola. In questo modo le caratteristiche immagini ottenute, riescono ad assumere particolare corposità e profondità. Musica e libri, le mie passioni, erano ovunque. Una pila di libri ha attirato la mia attenzione. Un'opera con un titol

Un viaggio nel paese dei balocchi

Immagine
C'è, in una piccola via di Testaccio, uno dei più affascinanti quartieri romani, un piccolo negozio, una piccola bottega artigiana, che contiene e custodisce infinita bellezza. Le Bambole è proprio questo: bellezza dello splendore ritrovato attraverso accurati restauri, reinterpretazioni artistiche, creatività pura di una accuratezza rara e preziosa.Io mi trovo di fronte a una bottega piena zeppa di oggetti, come questa lampada ricavata dal braccio di un manichino e decorata con la tecnica del découpage. Al mio fianco ci sono orologi, che sono preziose sculture. E carillon artistici  unici come questo. Non so dove posare gli occhi, dove focalizzare l'attenzione.Ad aiutarmi e a raccontarmi di questa bottega e della sua storia c'è il signor Gianni, titolare insieme alla moglie Eliana, della bottega. A lui ho fatto un po' di domande per cercare di capire meglio la loro arte. La vostra storia è lunga e comincia negli anni '70. Il negozio, poi

Carta e Oltre. Oltre i confini della materia

Immagine
Anche questo, come per Monica Dal Molin, è un incontro avvenuto nei padiglioni della Fiera di Roma, ad Abilmente Primavera. Da lontano lo spazio espositivo sembrava animato da oggetti di vimini intrecciati. Poi mano a mano che mi avvicinavo la realtà diventava sempre più evidente: la tecnica era sì quella dell'intreccio, ma ad essere intrecciati non erano giunchi di legno, ma cannucce di carta. Ad accogliermi una delle due padrone di casa, Teresa Marino, che insieme alla sua amica Carla Ottanelli è la fondatrice dell'Associazione Carta e Oltre. Nel loro laboratorio organizzano corsi di intreccio e producono meraviglie. La carta è un materiale antico, il più delle volte fragile, quasi inconsistente. Eppure la carta, se sapientemente lavorata, si trasforma, cambia destinazione d'uso, non è più contenitore di parole, ma diventa oggetto che contiene altri oggetti. Diventa forte e resistente. A Teresa Marino ho chiesto di spiegare come avviene la magia di questa

Gli Incartesimi di Monica Dal Molin

Immagine
Ho conosciuto Monica Dal Molin durante la scorsa edizione primaverile di Abilmente Roma. Impossibile rimanere indifferente alle composizioni floreali che regnavano maestose e animavano la grande parete bianca... ... e dai fiori giganti, tanto maestosi, quanto fragili. In mezzo a questo tripudio di carta lavorata, piegata, modellata c'era lei, Monica, un concentrato di grinta, entusiasmo, positività e ironia. Se ve lo state chiedendo, no, quella accanto a Monica non sono io, ma Fabiola. In fiera siamo andate insieme e lei è stata abbastanza folle da indossare un cerchietto con un enorme fiore, per poi farsi immortalare dalla mia macchina fotografica. Monica è stata molto disponibile e noi ne abbiamo approfittato per conoscerla meglio. Perché la scelta della carta come materiale delle tue creazioni? La carta è un materiale che si usa da tantissimo tempo.  Per lavorare la carta ne devi conoscere bene le caratteristiche. Sono più di 20 anni che lavoro a stretto contatto

Cesare Felici. La poetica dell'uomo "Comune"

Immagine
Roma, 8 luglio 2016, sono le 21.00 circa e a Microprisma il pubblico incomincia ad entrare. Provo ad immaginare alcune delle possibili traiettorie che seguirà: perché questa sera Arte e Vita possono moltiplicarsi in un gioco ad effetto multiplo. Lo spazio espositivo accoglie due esperienze che si dipanano tra arte dello sguardo e arte della vita offrendo al pubblico una doppia possibilità: muoversi lungo il perimetro della sala, lasciandosi emozionare dalle luci di Chicago Lights eternate dai magnifici scatti di Satoky Nagata, ma anche muoversi internamente, verso il centro, attivando un gioco di specchi, di sguardi, di reciproca conoscenza, attraverso l'Eye Contact Experience. A mettersi in gioco in questa esperienza di corporeità performativa è Cesare Felici: un uomo "comune", medico, attore, "esploratore della comunicazione", come ama definirsi. L'esperienza trae spunto dall'Eye Contact Experiment, esperimento umano e sociale nato in Austral