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Per le giornate FAI di Primavera: Palazzo Marina

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  Quest'anno mi sono ricordata per tempo delle giornate del FAI di Primavera e così sono riuscita a ritagliarmi una mattinata per visitare Palazzo Marina. Il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. La sua missione è preservare il patrimonio storico e culturale italiano raccontandolo. Da questa necessità nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza a una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI – Vi do un po' di numeri. In trentadue anni sono stati aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili a 12 milioni e 515.000 di cittadini. Nello scorso fine settimana, grazie al FAI e ai suoi volontari, si sono potuti aprire 750 luoghi in 400 città italiane. I Piccoli Ciceroni  dell'Istituto Massimo di Roma sono stati dell

La Divina Commedia riveduta e scorretta

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Gli ultimi due libri letti sono stati molto belli, non posso negarlo, ma con tematiche difficili. Avevo bisogno però di leggere qualche cosa di più leggero o quanto meno qualcosa che non mi catapultasse in una guerra civile o, peggio, in storie di bambini bruciati vivi negli incendi .  Così ho deciso di riprendere in mano il vecchio caro Dante Alighieri, amico di un tempo che fu, che con un alto tasso di umorismo, si fa scarrozzare dal povero Virgilio negli inferi della terra. Tranquilli. Non è che mi sono completamente impazzita, almeno non tanto da leggermi la Divina Commedia in formato integrale per passare il tempo e per divertirmi un po'. Il 2021 è stato il settecentenario della morte del Sommo Poeta e per l'occasione regalai al mio papà il libro del quale vi viglio parlare oggi. L'opera di Dante non ha pari: è allo stesso tempo lirica e volgare, sacra e rivoluzionaria e, soprattutto nelle cantiche infernali, molto molto ironica. La scelta di comprare questo libro, tr

Rossella Postorino, Mi limitavo ad amare te

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  " Cosa facevo io mentre durava la Storia? Mi limitavo ad amare te ."  Izet Sarajli Era un po' che era sul mio comodino in attesa di essere letto. Finalmente è arrivato il suo turno e per me è stato fare un tuffo nel passato, ritornare alle cronache della guerra civile in Jugoslavia, alle immagini di una Sarajevo distrutta, allo stadio usato per i Giochi Olimpici ridotto a enorme cimitero, alle foto della Sarajevo bella, bellissima e ancora in pace, portate a scuola dalla compagna di classe, unica ad essere passata di lì qualche mese prima della tragedia che si chiama guerra. La guerra raccontata, in questo libro, da bambini, soli, abbandonati, lasciati andare nella speranza della salvezza. Omar, Nada, Ivo, Danilo raccontano la loro infanzia fatta di orfanotrofi, promesse, speranze e incubi. Ispirato a una storia vera, è un romanzo di ampio respiro, di formazione, di guerra e d’amore. Molti bambini negli anni '90 del '900 arrivarono in Italia per sfuggire dalla g

Donato Carrisi, L'educazione delle farfalle

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  "Quando scoprirai la verità, sarà troppo tardi per sfuggire da questa storia" In realtà è impossibile sfuggire da questa storia da subito, dalle prime righe del primo capitolo quando una casa di legno brucia nel cuore della notte. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo. Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano: undici bambine, ne manca una. Il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena. Se c’è una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi è proprio la parola «madre». Lei è lo «squalo biondo», una broker agguerrita e di successo nel mondo dell’alta finanza. Lei è padrona del suo destino, e nessuno è suo padrone. Ma dopo l’incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se l’istinto materno che lei ha sempre negato fosse più forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nell’universo? E se da

Sotterranei di Roma: il Vicus Caprarius - La città dell'acqua

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  Non bisogna fare l'errore, quando si visita Roma, di vedere solo quello che sta al di sopra dei nostri piedi (che pure è tanto e bellissimo), bisogna imparare a conoscere anche i sotterranei. Le catacombe, certamente, ma anche  siti archeologici che spuntano qua e là come per magia. Non bisogna neanche allontanarsi dai percorsi più turistici. Infatti oggi vi porto a pochi passi da Fontana di Trevi, a oltre nove metri di profondità rispetto all’attuale piano stradale, dove una campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza Archeologica di Roma tra il 1999 e il 2001 durante i lavori di ristrutturazione di un cinema portò alla luce un grande e antico complesso edilizio.  Aperto al pubblico nel 2004, il sito è un esempio suggestivo della stratificazione archeologica che si estende sotto il Rione Trevi e che, a sua volta, permette di ripercorrere alcuni dei grandi eventi della storia della città, dalla realizzazione dell’Aqua Virgo all’incendio di Nerone, dal sacco di Alarico all’ass

Roberta Costantini, Viceversa

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Perché acquistiamo i libri? Ovviamente perché ci pace leggere. Come scegliamo i libri da acquistare? Questa risposta è un po' meno ovvia e un po' più articolata. Spesso il libro ci viene consigliato (e io in questo modo ho preso una grossa cantonata della quale forse un giorno vi parlerò). Qualche volta scegliamo il libro in base al suo autore, perché ci piace come scrive o, più semplicemente, è un autore famoso. Qualche volta siamo attratti dalla copertina del libro che attrae la nostra attenzione e ci incuriosisce. Poi, però, ci sono i libri che acquistiamo perché abbiamo conosciuto l'autore a un firma copie.  Quest'ultimo è il motivo per il quale ho acquistato Viceversa il 2 dicembre dello scorso anno alla libreria Feltrinelli. Ero entrata per acquistare dei libri da regalare a Natale, sono uscita con questo libricino rosa firmato dall'autrice. "Le piacciono i thriller?" "Certo! E sono molto curiosa di leggere questo!" Su per giù così è stato

Emotion. L'arte contemporanea racconta le emozioni

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“La verità non è mai un traguardo ma un lungo e accidentato percorso che non può escludere gli errori e gli inganni.  Ogni verità si accompagna al proprio inganno, Abele al suo Caino, ogni esistenza al suo peccato originario.  Verità e Inganno sono fratelli siamesi che non si possono separare e l’arte è il metro del loro confronto. Sono gli artisti che agiscono in tale territorio e sono loro che accendono il brivido dell’emozione.  EMOTION è un dialogo fitto e inatteso fra verità e apparenza, è il segno di un confronto guidato dalla sorpresa e dall’emozione“.  Danilo Eccher E' piuttosto complicato, per me, raccontarvi di questa mostra. Insomma, non so da che parte cominciare. E' già difficile, di per sé raccontare l'arte contemporanea, estremamente più difficile raccontarne le emozioni. Ma io racconto, spesso, storie ed è quello che voglio fare anche questa volta. Questa è la storia di un viaggio che comincia appena si varca la soglia del Chiostro. E, come tutti i viaggi, è

Mathias Gatza. Il Mago della luce

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Il mago della luce di luce è il primo romanzo letto in questo 2024 e anche per questo merita di stare qui sul blog. E non potevo che cominciare l'anno con un romanzo insolito: in linea di massima è un romanzo storico al cui interno troviamo però anche altri generi letterari. Vado con ordine, però, e vi racconto per sommi capi la trama del romanzo. Il libro è scritto in prima persona da un anonimo storico dell'arte; è il 2002 e Dresda è stata inondata dalle acque dell'Elba. Lo storico dell'arte, impegnato nei soccorsi, ripesca così un prezioso libretto del XVII secolo stampato da Leopold con rari caratteri a piombo che descrive la vita e le opere di un misterioso artista barocco di nature morte: Silvius Schwarz, un pittore sassone di cui esistono solo due opere, dall’attribuzione tra l’altro incerta. Questa scoperta rappresenta per il nostro storico dell'arte la sua stessa rovina. Da quel momento in poi ha solo un chiodo fisso: recuperare tutti i libri di Leopold e t

La Befana di Piazza Navona

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A Piazza Navona, una delle piazze più belle di Roma, il 6 di gennaio è facile incontrare una simpatica vecchietta dai più conosciuta con il nome di Befana. A Roma la Befana è una istituzione, forse più che Babbo Natale. La calza trovata piena di dolciumi la mattina del 6 gennaio è un rito per tutti, grandi e piccini. Piazza Navona, dicevo, è la sua casa. Nel periodo delle feste natalizie, infatti, si riempie di stand colorati che la vedono protagonista. Così mi sono chiesta da dove arrivasse questa simpatica vecchietta. L’origine di questo personaggio folcloristico italiano risale addirittura al X-VI secolo a.C. ed è legata ai riti propiziatori legati all’agricoltura, diffusi in tutta Italia.  Inizialmente i Romani identificarono la figura che portava messi più ricche con Diana, o in alternativa divinità minori come Satia o Abundia.  Secondo altre ricostruzioni, la festa della Befana sarebbe però da collegare a un’altra antica festa romana in onore di Giano e Strenia, durante la quale

Frida Skyback, La piccola libreria sul Tamigi

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  Il mio posto ideale è una piccola vecchia polverosa libreria con gli scaffali stracolmi di libri dal pavimento al soffitto. Magari con delle libraie un po' strampalate pronte a consigliare il libro giusto al momento giusto. Pensate quindi la mia emozione nel trovare il mio posto ideale tra le pagine di un libro.  Ma andiamo con ordine.

Il Museo delle Illusioni

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Siete proprio sicuri che tutto quello che guardare sia reale e non sia una illusione? "Dipende!", direte voi. Dipende da cosa? Come si fa a ingannare i sensi? un modo per scoprirlo ci sta. Io sono andata al Museo delle Illusioni di Roma  dove ho avuto  l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo sulla mente, perché nulla è come sembra… la mente e gli occhi ti fanno vedere cose che sono impossibili nella realtà. Per fare una magia, una illusione, bisogna preparare una pozione magica con questi ingredienti: stupore di bambino spirito di avventura mente sgombra da pregiudizi una fotocamera Bisogna mischiare e agitare bene e varcare le soglie del Museo. Perchè ho inserito la fotocamera tra gli ingredianti della pozione? Perchè in alcuni casi è fondamentale per far apparire l'illusione stessa.  Sono stata abbastanza coraggiosa da saltare nell’illusione del Vortex Tunnel, ma non abbastanza per scattare foto o fare un minivideo perchè la sensazione di essere risucchiati dal vort

Il bacio sulla fronte, l’emozionante romanzo d’esordio di Sara Bontempi (segnalazione)

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“Subito dopo andavamo a cercare il nonno Pasquale per salutarlo e ricevere il suo bacio sulla fronte, sicuramente il più intimo e memorabile che ricorderemo tutti noi nipoti per sempre, e che ci ha accompagnato per tutta la nostra infanzia.”  Il bacio sulla fronte è un romanzo breve che narra delle domeniche trascorse dai nonni durante gli anni Ottanta e Novanta, un periodo in cui la domenica era ancora considerata un giorno di riposo interamente dedicato alla famiglia e al relax.  Con la prefazione della scrittrice e giornalista Daniela Merola, Il bacio sulla fronte è il primo romanzo di Sara Bontempi, travel blogger e promoter editoriale. La storia si svolge nel contesto di una famiglia numerosa che ogni domenica mattina si riunisce presso il Capannone, il soprannome affettuoso per la casa dei nonni, immersa nei boschi.  L’autrice, un membro della famiglia Urrico, decide di raccogliere le storie e gli aneddoti di queste domeniche straordinarie in questo libro, con l'obiettivo di

Alessandro Ricci, La leggenda degli Unici - Review Tour

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" Questo gioco mi ha stufato " " Davvero pensi ancora che sia un gioco? Sul serio? Potremmo morire! " ... Essere catapultati in un gioco di ruolo è esattamente l'impressione che ho avuto cominciando a leggere l'ultimo libro di Alessandro Ricci, La leggenda degli Unici. Sono molto emozionata nello scrivere questa recensione perchè ho avuto il privilegio di leggere il libro in anteprima grazie a VCUC che ha organizzato il revieuw tour e a Solferino che ha inviato le copie a noi blogger. Un gioco, dicevo. questa è la prima impressione che ho avuto io e che hanno avuto anche i quattro protagonisti del libro all'inizio del racconto. Davide è l'insicuro. Marco è il bullo. Roberto è il distratto. Amelia è la perfettina. Così  quattro ragazzi del piccolo paese di Candorsola,  si ritrovano un'ingombrante, odiosa etichetta.  Il loro destino, però, è diverso: loro sono gli Unici, i mitici eroi delle leggende di Elmoni. Ed è proprio lì, ad Elmoni, che diven