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La fabbrica delle idee di Faenas Factory

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Ho scoperto i mercatini di Faenas Factory un po’ per caso, qualche anno fa, mentre, agli albori della mia avventura nel mondo dell'arte e dell'artigianato, cercavo notizie di mercati dove si potessero trovare esposte opere di artigiani. Così un paio di volte sono andata a curiosare, a conoscere storie, a incontrare persone. Gli incontri sono stati sempre bellissimi e le persone che ho incontrato spettacolari. Questo autunno mi sono messa a pensare, con un discreto anticipo, al Natale e ai mercati di Natale in genere. Ho pensato ai caratteristici mercati del Nord Italia e del Nord Europa. Quei mercati che riempiono le piazze delle città e che la gente prende d’assalto, facendo anche lunghi viaggi per andare a vederli e per comprare cose che poi, forse, non sono così tanto artigianali. Ho pensato ai mercati natalizi di Roma, città in cui io vivo, e che per qualità degli artigiani espositori non sono affatto da sottovalutare. Uno di questi mercati si svolge sotto

Casa Gioia. un progetto di sartoria sociale

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Le grandi fiere della creatività come Abilmente favoriscono gli incontri e gli scambi tra persone. Non sono solamente grandi, enormi bazar di perline e di attrezzature per fare craft . Non sono solo questo, mai. Certo, ad un primo colpo d’occhio, è difficile credere a una cosa del genere. È perfino difficile crederlo, origliando le conversazioni di chi, in treno, è pronto per fare scorte di materiali. Bisogna stare attenti, vigili, senza farsi prendere dalla foga dell’acquisto compulsivo. A guardarsi intorno ci si guadagna sempre. Così ho fatto io, notando ed avvicinandomi, allo stand di Nuovi Orizzonti , dove mi sono fatta raccontare il loro progetto di sartoria sociale Casa Gioia . Casa Gioia è la prima comunità di accoglienza femminile di Nuovi Orizzonti e venne inaugurata sedici anni fa da Chiara Amirante e Suor Paola. Vengono accolte donne, che sono cadute nel vortice della dipendenza, donne fragili che hanno bisogno di ritrovarsi, di riscoprire il lor

Il mondo della piuma secondo Mazzanti Piume

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L’immagine più bella, che io ho di una piuma, è quella della piuma bianca, che cade dal cielo in Forrest Gump . Mi piace e mi affascina proprio perché rispecchia in pieno la leggerezza, la poesia e la magia. Ho ritrovato, con gioia, tutte e tre queste caratteristiche nello spazio della limonaia grande di Giardino Corsini, dove sono stata investita dall’entusiasmo del signor Maurizio Mazzanti. In un batter d’occhio mi sono ritrovata con un cerchietto di piume in testa e con un boa al collo e, imbarazzo a parte, ho fatto un salto all’indietro nell’atmosfera degli anni ‘20-’30 del Novecento. Se vi state chiedendo, perchè non vi mostro ora una mia foto mentre sono così abbigliata, sappiate che mai nessuno la vedrà!

Barbara Cardamone, la Pittrice della Luna

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Probabilmente noi sogniamo sempre, ma quando siamo svegli la coscienza fa tanto chiasso che non ce ne accorgiamo più. (C.G.Jung) È un universo pieno di sogni quello che mi trovo davanti in una calda domenica settembrina. Sono andata ad Area Contesa Arte in occasione di un vernissage e sono stata catturata da queste opere. Catturata penso sia proprio la parole giusta. Mi sono ritrovata di fronte a paesaggi incantati con colori al limite dell’irreale, che mi hanno catapultata in un mondo onirico. Tutto in un batter di ciglia. Ho cominciato, come facevo da bambina, a immaginare storie. Ho immaginato famiglie raccolte davanti al fuoco scoppiettante di un camino, che si raccontano cosa è accaduto durante la giornata. Ho immaginato bambini, che dormono sereni abbracciando il loro orsetto, e mamme, che passano a dare loro il bacio della buonanotte. D onne, che aspettano qualcuno che forse non arriverà mai. Poi, un altro battito di ciglia, e sono ritornata nel mondo

L'atmosfera della bottega artigiana di Stefano Ajello

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L’Umbria è una regione affascinante ricca di storia e di artigianato. Abbiamo già fatto un salto in Umbria con le storie artigiane di Mariaelisa Leboroni, de L’Allegra Sartoria e di Ezio Procacci, loro sono solo una minima parte degli artigiani, che si possono incontrare nei borghi e nelle città medievali. Tessitura, ceramica, legno, cioccolato sono le principali produzioni artigianali, che possiamo trovare in questo territorio. Un artigiano umbro, di quelli che hanno bottega e che lavorano secondo le antiche tradizioni, io l’ho incontrato a Firenze durante Artigianato e Palazzo e, devo dire, mi ha conquistato.

La luce si veste con abiti da sera

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Non guardare se il tuo bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Guarda quanta luce c’è nel vetro. (Fabrizio Caramagna) Quello di trovare il paralume perfetto è  uno degli annosi problemi che si devono affrontare, quando si arreda una casa o anche più semplicemente quando si ha avuto la fortuna di avere tra le mani una vecchia e bellissima base sprovvista – ahimè - del paralume originale.  Per fortuna la creatività del signor Guglielmo D'Alfonso ci può aiutare. Già, perché la sua è un’idea geniale: usare le perle di cristallo per rivestire lampadine, ventoline e paralumi. L'effetto devo dire è strabiliante. Per la forza della magia creativa ogni lampada trova la propria veste scintillante e preziosa e non c'è arredamento o stile che possano impedire l'utilizzo di queste meraviglie. Io, nel Giardino Corsini, sono letteralmente caduta ai piedi del signor Guglielmo nell'intento di farmi raccontare la sua storia. Per fortuna mi ha soccorso con una sedia

La xilografia secondo Xilocart

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Oggi vi voglio raccontare una storia. La storia della xilografia, una delle più antiche tecniche incisorie. E’ una storia lunga che comincia in Cina Nel I sec. e prosegue in Europa nel XV sec. una storia più complessa di quanto si creda. Il lavoro xilografico è tutto incentrato sul legno che viene tagliato, disegnato, inciso, impregnato di colore e infine viene usato come timbro su carta. Pare facile detto così e invece non lo è affatto. La precisione, la minuzia dell’intaglio e la sovrapposizione dei colori fanno sì che le opere xilografate siano dei veri e propri capolavori. La xilografia a colori raggiunse un altissimo livello in Giappone soprattutto nei sec. XVIII e IX portando anche fino a 20 il numero dei legni usati. Le sue origini in Occidente rimangono imprecisabili. Probabilmente l’uso della carta è fondamentale spinta per l’utilizzo della xilografia. Dopo l'invenzione di Gutemberg della stampa a caratteri mobili, la xilografia ha trovato un potente alleato