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Abilmente Roma - edizione autunno 2018

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Era tanto che non andavo in giro a curiosare, forse anche troppo tempo. Se è vero che l’ispirazione può nascere anche girovagando per la rete, è anche vero che andare in giro di persona è molto più divertente e stimolante.  Questo non solo perché si incontrano persone e si stringono rapporti umani, ma anche perché bisogna prepararsi alla trasferta. Recuperare tutto l’indispensabile, il che spesso non vuol dire trovare tutto in ordine e a portata di mano, sbirciare, per non dire studiare, il sito della manifestazione e organizzare le cose in casa, affinché l'assenza non sia sinonimo di delirio, fa sì che buona parte dei giorni antecedenti la manifestazione siano un po' incasinati, ma pure molto divertenti.  Questa è la parte del gioco che preferisco!

Barbara Di Mauro e il Segreto di Vicolo delle Belle

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L’ispirazione può arrivare da qualsiasi cosa e in qualsiasi momento. Un profumo, un oggetto, una storia possono creare l’alchimia. Pensieri, sensazioni, visioni, vengono dagli artisti trasformati in parole, in musica, in colori e forme.  Cerco di farmi trovare pronta a cogliere e a raccontare ciò che per noi è bello e ciò che per noi stesse è fonte di ispirazione.  Lo faccio non solo raccontando gli artisti e le loro storie, ma anche i luoghi dove li ho incontrati.  Ogni incontro è una folgorazione e l’alchimia del luogo rende ogni incontro magico e unico. Le persone che ho conosciuto, di cui ho parlato in questi anni, sono diventati, grazie ai social network , parte integrante di una grande famiglia. Grazie proprio ai social network ho scoperto, che Barbara Di Mauro per la realizzazione di un suo quadro si era lasciata ispirare dalle parole e dalla storia di un romanzo, Il segreto di Vicolo delle Belle di Marika Campeti e che il quadro stesso era diventato la cope

Cristina Nisini: disegni dell'anima

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Che io non sia minimamente in grado di disegnare ormai è cosa nota, così come è pure noto, che io sono affascinata da tutto ciò che per me è impossibile realizzare. Immaginate, quindi, come mi sono sentita a settembre, quando nella stessa sala di Area Contesa Arte , mi sono ritrovata a tu per tu con Jean Pierre Jurahuac e Cristina Nisini. Della particolarità dei disegni di Jean Pierre avete avuto modo di leggere qui , oggi invece vi racconto del mio incontro con Cristina Nisini.

Luigi Calvelli: sculture d'autore

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Quando è cominciata la mia ricerca della creatività , io avevo ancora l’idea che le posate servissero solo ed unicamente per portare cibo alla bocca. Non immaginavo minimamente che potessero diventare qualcosa di diverso, meno che mai qualche cosa di artistico. La prima scoperta fu che cucchiai e cucchiaini potessero diventare bellissimi e unici bijoux plasmati dalle abili mani di Teddy . E già la cosa aveva per me dell’incredibile. Pensare, poi, che le posate potessero diventare vere e proprie sculture era per me inimmaginabile. Inimmaginabile, dicevo, ma non del tutto impossibile.   L’incontro con queste particolari sculture e con il loro artefice, Luigi Calvelli, è avvenuto a Via Margutta ad Area Contesa Arte ed è stato amore a prima vista.

Flo and Flo: l'eleganza della camicia su misura

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L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare. Giorgio Armani La camicia è un indumento antichissimo noto fin dall’epoca romana. Era di lino ed era usata come indumento intimo ( kamasos ) per isolare e proteggere la pelle dalle stoffe pesanti dei vestiti. Inizialmente senza maniche - fecero la loro comparsa solo nel 1500 - nel 1600 divenne un vero e proprio capo di abbigliamento. Il colletto delle camicie, specie quelle da uomo, è stato l’elemento che nei secoli ha avuto più cambiamenti. A partire dal periodo barocco la camicia divenne massima espressione di stile ed eleganza maschile grazie all’invenzione della cravatta, ai tempi una semplice striscia di lino bianco che veniva  girata intorno al collo e lasciata cadere sul petto, mentre verso il 1860 fecero la loro comparsa anche le prime camicie da uomo colorate, inizialmente usate solo per l’abbigliamento da giorno. La camicia bianca si impone, a partire dal 1700, come status symbol , come indumento indossato sol

El Jardì Secret - Segno d'identità

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Inebriante. Non c’è altra parola per descrivere l’incontro che ho avuto, nel Giardino Corsini, con i profumi di El Jardí Secret . Ne sono rimasta tanto frastornata, che se ci ripenso riesco ancora a ricordare, anche se è ormai passato quasi un anno da quell’incontro, profumi, fragranze, note preziose e rare. Mi sono ritrovata catapultata in un luogo magico, in un giardino segreto, nel quale oli, fragranze e profumi usano un linguaggio senza parole che non richiede alcuna traduzione. A farmi da Cicerone in questo fantastico e profumato giardino ho trovato la signora Esperança Cases Prats, artigiana e fondatrice di El Jardí Secret.

Terra d' Ombra - decorazione d'interni

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Era il mio ultimo giorno ad Artigianato e Palazzo e io avevo quasi timore ad avvicinarmi allo stand di Terra d’ombra , dove Elena D’Atti e suo marito Roberto Iabichella erano intenti a lavorare. Per una come me, che non è capace di disegnare e di tenere in mano un pennello, è sempre un mistero come da niente, da un muro bianco, possano nascere tali meraviglie. Quindi sono rimasta un po’ in disparte a guardare e a sognare e poi ho preso il coraggio a due mani, mi sono avvicinata e ho rotto l’incantesimo. Devo dire che ne è proprio valsa la pena! Ho scoperto, ad esempio, che la tecnica dell’affresco è ancora oggi utilizzata o che alcune terre, dopo aver assorbito la luce di giorno, la sprigionano poi di notte con il buio. Ho scoperto soprattutto, che dalla passione per il proprio lavoro può nascere una famiglia. Ringrazio infinitamente Elena D’Atti per la nostra chiacchierata.

L'arte dell'intreccio di Tommaso Candria

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L’arte dell’intreccio è molto antica. Già nell’antica Grecia e nell’antica Roma ci sono testimonianze dell’uso e della lavorazione del vimini per realizzare ceste e sedili. La lavorazione dei vimini continua, poi,  nel Medioevo e nell'età moderna e la sua importanza è dimostrata dal costituirsi di corporazioni di quest'arte; nel Settecento il panieraio italiano eccelle per finezza e buon gusto di prodotti. In Italia l’arte dell’intreccio è tipica del paese di Mogliano. Complementare al lavoro dei campi fin dall’800 e poi prevalente con la lavorazione del giunco e del vimine, è ancora parzialmente presente, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo del midollino. Il salto di qualità si è avuto con l’introduzione di altri materiali, importati dall’Asia, quali la canna di bambù in tutte le diversificazioni tipo malacca, rattan, borgogna, manao e manila. Ad Artigianato e Palazzo ho avuto la fortuna di incontrare uno di questi artigiani, Tommaso Candria, che rin

Fabriano Boutique: l'altra faccia della carta

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Il mio primo incontro con la Carta Fabriano è avvenuto alle scuole medie, quando, con la lista della cartoleria alla mano, sono andata in negozio a rifornirmi per le materie di tecnica ed educazione artistica. E visto che io non sono mai stata una grande disegnatrice, la mia esperienza con la carta da disegno si è conclusa nei tre anni della scuola media. Sono invece sempre stata attratta da tutto ciò che gravita intorno alla carta … quaderni, penne, colori … per quelli veramente è stata sempre passione infinita. La carta è stata poi materia prima per i miei pasticci craft. Insomma è sempre stata, più o meno, fonte di ispirazione. Quando ad Artigianato e Palazzo mi sono imbattuta nello stand di Fabriano Boutique, è avvenuta la quadratura del cerchio. Avete presente quando Pinocchio entra nel Paese dei Balocchi ? Ecco su per giù la stessa sensazione.

Jean Pierre Art: Ritratti d'Autore

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La storia della ritrattistica è un argomento complesso, ma affascinante. Nella storia dell’arte la raffigurazione del volto mostra un’alternanza di fasi, che passano essenzialmente dal realismo all’idealizzazione, dalla stilizzazione dei tratti alla loro deformazione espressionistica. Con la nascita della fotografia si fa largo nella società anche il ritratto fotografico, che nasce come surrogato del ritratto pittorico: un modo più veloce ed economico per avere impressa la propria immagine. Nella società contemporanea la fotografia ha preso piede in maniera spropositata. Il popolo dei selfies mette a dura prova il concetto di bella fotografia (ma questa è un’altra storia).

Bruna Tatafiore: geometrie di tessuti

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Diceva Voltare: Di tutte le scienze la più assurda, la più capace di soffocare ogni specie di genio, è la geometria. Questa scienza ridicola ha come oggetto superfici, linee, punti che non esistono in natura. La geometria è solo uno scherzo di cattivo gusto. Io, però, ad Artigianato e Palazzo lo scorso anno ho incontrato una persona, che non solo pensa esattamente l’opposto di Voltaire, ma che applica le regole della geometria per creare borse, accessori e capi di abbigliamento bellissimi e unici. Questa persona si chiama Bruna Tatafiore, architetto, ed ha applicato i suoi studi di geometria alla sartoria.

Olivia Monteforte - Bespoke Shoes

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L'incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati. (Carl Gustav Jung) L’avevamo contattata prima dell’edizione 2017 di Artigianato e Palazzo e le avevamo chiesto di esprimere un parere sulla sua partecipazione al Blogs & Crafts dell’anno precedente. La risposta di Olivia era stata concisa, ma si percepiva forte il suo entusiasmo: Vi aspetta una esperienza meravigliosa. E aveva ragione. Per noi l’esperienza di Artigianato e Palazzo è stata veramente meravigliosa e ricca di incontri fantastici.

Piel De Rueda, quando la pelletteria cambia pelle

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Il mio incontro con Raul Ruiz Rodriguez risale al dicembre 2015. Preistoria, penserete voi … Il progetto era agli albori e io mi ero imbattuta, quasi per caso, in un mercato natalizio realizzato da una associazione di artigiani. Eravamo a piazza di Cinecittà, l’associazione era Prendi L’Arte e la postazione di Fabrike Recikled era una delle prime che avevano attirato la mia attenzione. Cosa mi aveva colpito? Non ci sono molti dubbi: il materiale usato da Raul, per realizzare il suo lavoro. Fino a quel giorno avevo associato la pelle, tutt’al più la stoffa (o il tessuto più in generale) alle borse, alle cinture, ai porta chiavi. Lì davanti a me, invece, c’era tutt’altro: gomma, copertoni, camere d’aria ... la pelletteria aveva cambiato pelle! Cosa è successo dal 2015 ad oggi?