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ROMARAMA: arriva l'estateromana!

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Siamo rimasti chiusi nelle nostre casa ad aspettare che la bufera dell'epidemia passasse.  Ci siamo coccolati e abbiamo nutrito la nostra anima grazie all'arte che ci è stato possibile vedere tramite internet.  Ora però, piano piano, è arrivato il momento di ricominciare a uscire.  Prendendo tutte le precauzioni possibili (mascherine, gel, distanziamento) anche le attività culturali cominciano a riaprire e a riprendere vita. Oggi vi voglio parlare di un progetto bello e ambizioso che comincerà il 1 luglio e che terminerà il 30 dicembre: "Romarama, l'arte che muove la città", unico contenitore di eventi e attività dall'estate all'inverno. Un progetto ambizioso con un programma di iniziative che consentirà a tutti di guardare e vivere la città da prospettive nuove, grazie alla cultura. Il progetto vedrà impegnati il Teatro India - Teatro di Roma e Teatro Argentina - Teatro di Roma; il Teatro dell'Opera di Roma al Circo Massimo; non mancheranno i concerto

Ispirazioni_and_co: dove, come e perchè

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Tante rotelle che girano formano tutte insieme un'idea. le idee possono anche essere fonte di ispirazione, di evoluzione e di crescita.  Questo blog ha sempre raccontato la mia personale ricerca della creatività. L'ho sempre fatto andando in giro, raccontandovi di mostre, mercati, spettacoli, di artisti e di artigiani. Ora che andare in giro è un po' più difficile, ora che stiamo uscendo da una pandemia, ora che dobbiamo stare attentissimi ai nostri spostamenti e comportamenti ho deciso di cercare la creatività anche in un altro modo che mi permetta di gironzolare rimanendo a casa, tramite instagram. Sia bene inteso, non ho nessunissima intenzione di non uscire più, o di non frequentare più quei luoghi fisici ricchi di creatività che tanto mi piacciono, instagram ora però mi da la possibilità di giocare, di divertirmi e di intessere relazioni sociali.

Salviamo la cultura e gli artisti dagli effetti della pandemia.

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Ci siamo trovati improvvisamente chiusi in casa, senza poter vivere normalmente la nostra vita e ci siamo rifugiati nell'arte messa a disposizione, attraverso internet da musei, teatri, artisti.  L'avete visto anche qui sul blog come, in poco tempo, si siano moltiplicate le iniziative.  Vi ho un po' portato in giro per li mondo lasciandovi a casa. Vi ho anche detto che non tutti i luoghi di cultura sono stati abbastanza forti da poter digitalizzare le loro collezioni. Vi ho raccontato delle mostre bloccate nelle mura di spazi espositivi chiusi.  Ora che l'emergenza sanitaria sembra attenuarsi per effetto delle misure adottate dal Governo, iniziano a sentirsi le conseguenze del lockdown e ad avanzare è la crisi sociale ed economica.  Tra i settori che pagano un prezzo enorme c'è quello della cultura e della creatività che chiedono protocolli e date certe per ripartire. Oggi di questo vi voglio parlare. 

Il Laboratorio Selvaggiastro degli Elfi alla mostra RiArteCo

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Cosa succede quando l'arte-terapia incontra l'arte del riciclo? Succede che le cose da "buttare via" rivelano il fascino della loro storia, che gli oggetti trovano nuova vita. L’ Arteterapia consiste nella ricerca del benessere psicofisico attraverso l’espressione artistica dei pensieri, vissuti ed emozioni.  Per mezzo dell’azione creativa l’immagine interna diventa immagine esterna, visibile e condivisibile e comunica all'altro il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo. La didattica dell' arteterapia ha radici negli insegnamenti dell’arte, della creatività e degli studi psicodinamici. I lavori artistici sono il mezzo per l’espressione e la comunicazione del mondo interno e offrono un luogo dove dare una forma visibile e condivisibile ai propri vissuti. Oggi ci racconta della esperienza del Laboratorio Selvaggiastro degli Elfi  Gianna Pera arteterapeuta, educatrice professionale, che lavora da oltre vent'anni nella residenza protetta Pra'Ellera d

Ecolandia e la sfida del Virtual Tour di Riarteco

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Sapete, a me non piace andare in giro per mostre senza indagare un poco anche sul luogo che le accoglie specie se è un posto particolare.  Così è stato anche questa volta con la mostra di RiArtEco . Anche se ho visitato comodamente la mostra da casa, non sono riuscita a non incuriosirmi. Insomma le domande che mi sono venute subito in mente ve le potete immaginare e sono le più classiche: come, dove, quando e perché ! Senza neanche pensarci troppo ho contattato gli organizzatori di Ecolandia e ho chiesto se avesse fatto loro piacere rispondere alle mie domande. Mi ha risposto Marcello Spagnolo che ringrazio molto per la disponibilità!