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Appuntamenti creativi a Roma e dintorni ( 12 - 15 maggio 2022)

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  UNO NOTRE DAME DE PARIS Dal 12 al 15 maggio 2022  In seguito al rinvio del tour 2020 di Notre Dame de Paris, dovuto allo Stato d’Emergenza per la situazione pandemica che sta interessando l’Italia e il resto del mondo, la tournée dell’opera popolare più amata di sempre si prepara a tornare in scena e lo fa rinnovando il calendario, a partire dall’autunno 2021 e per tutto il 2022.  Appuntamento al Palazzo dello Sport Piazzale Pier Luigi Nervi, 1 Roma DUE ARF! IL FESTIVAL DEL FUMETTO DI ROMA Dal 13 al 15 maggio 2022 Tre giorni di Storie, Segni & Disegni, un’immersione totale nel Fumetto attraverso mostre, imperdibili incontri-evento, ospiti internazionali, masterclass con le stelle dei comics, lectio con i grandi maestri. E ancora: un’area Self interamente dedicata all’editoria indipendente, un’Artist Alley per incontrare le eccellenze del panorama internazionale, Job ARF!, Appuntamento alla Città dell’Altra Economia Largo Dino Frisullo, snc Campo Boario, Testaccio · Roma TRE I QUA

Ghê Gaia Terra. Quando l'arte racconta l'ambiente

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  "Gea io canterò,  la madre universale, antichissima, che nutre tutti gli esseri,  quanti vivono sulla terra; quanti camminano, quanti sono nel mare e quanti volano,  tutti si nutrono dell'abbondanza che tu concedi.  Grazie a te gli uomini sono fecondi di figli e ricchi di messi" . In principio era il Caos: una condizione di vuoto e buio. Dal Caos fu generata Gea (Gaia in greco ionico), ossia la madre Terra, l’abisso chiamato Tartaro, ed Eros, l’Amore. Nacquero anche dal Caos due oscure divinità: Notte, ed Erebo. Nel sonno Gea diede vita a Urano, ovvero il cielo; e senza intervento maschile generò anche Ponto, dio primigenio che personifica il mare. Urano avvolse Gea e la fecondò generando la vita, e con le sue piogge la colmò di fiumi. Gaia è dunque la prima dea del mondo greco (e poi romano): è il simbolo dell'importanza della terra nelle civiltà agricole antiche, ma anche del ruolo della donna nel procreare e allevare i figli.  E' a lei, alla terra, che è univ

Appuntamenti creativi a Roma e dintorni (2 - 8 maggio)

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Era il settembre 2020 quando timidamente provavo a far ripartire questa rubrica che a me sta molto a cuore, ma che dato il periodo è stata più volte sospesa.  Da ieri sono state cancellate molte delle restrizioni relative alla pandemia, dall'uso delle mascherine al green pass.  Io, come a settembre di un anno e mezzo fa, vi invito sempre alla prudenza e ad evitare comportamenti scriteriati, all'uso dei disinfettanti e delle mascherine, ma vi invito anche a riscoprire le cose belle che abbiamo intorno e le iniziative culturali che stanno rinascendo.

La Centrale Montemartini, tra antico e moderno

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Come prima tappa alla scoperta del quartiere Ostiense vi posto a visitare la Centrale termoelettrica Giovanni Montemartini. Vi starete chiedendo perchè proprio una centrale termoelettrica e sicuramente starete pensando che la scelta sia leggermente fuori target rispetto a un blog che si occupa di andare alla ricerca della creatività. Abbiate fiducia e non rimarrete delusi! La Centrale Montemartini è uno straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale. Questa è la sua storia. Fu inaugurata il 30 giugno 1912 dal sindaco Ernesto Nathan e divenne il primo impianto di produzione elettrica dell'Azienda Elettrica Municipale (antesignana di Acea).  La zona sulla quale sorse la centrale era a vocazione industriale, come testimonia anche l'insediamento dei mercati generali e del Gazometro, e vicina sia al Tevere, perfetto per il continuo e necessario approvvigionamento d'acqua, che alle vie stradali e ferroviarie. Inoltre si trovava al

Quartiere Ostiense: tra storia e creatività

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Vi porto a fare una passeggiata nel Quartiere Ostiense, per la precisione lungo quel tratto della Via Ostiense, che collega Porta San Paolo alla Basilica di San Paolo fuori le mura. Prima però vi racconto un  po' della sua storia. La zona dell'odierno Quartiere Ostiense, al di fuori della Basilica di San Paolo, fu un'area principalmente campestre e rurale fino all'inizio del Novecento quando cominciò a prendere forma come un quartiere industriale.  In epoca fascista, precisamente nel 1921, assunse lo status ufficiale di quartiere,piuttosto popoloso, dato che vennero ad abitare qui parte degli operai che lavoravano nella zona. Negli anni ’50 Ostiense era uno dei quartieri più frequentati dai gourmet e dagli amanti del divertimento notturno. Oggi Ostiense è un quartiere piacevole da visitare, che unisce l’atmosfera familiare del rione alla vivacità della vita romana, che unisce il centro alle parti più periferiche della città. Venti anni fa il quartiere fu riportato alla

Cinque modi in cui si declina la creatività dell'uovo nell'arte

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  Salvador Dalì Omne vivum ex ovo (ogni essere vivente proviene dall’uovo) L'uovo è simbolo di perfezione e di  nascita. Era spesso usato nella antichità come decorazione di sepolcri e templi proprio per esorcizzare la morte con l'idea della nascita e quindi anche simbolo della Resurrezione di Cristo. L'usanza di offrire e donare uova, anche tra i vivi, si è tramandata poi fin dai Romani, lungo tutto il Medioevo a oggi; regalare un uovo è augurare fertilità e benedizioni. L’uovo è uno dei simboli più antichi e mistici che conosciamo ed è strettamente legato al concetto di “creatività”. In moltissime culture esistono miti che parlano dell’Uovo  come punto di origine di ogni cosa: da un enorme nulla qualcosa prende forma. Come è stata declinata la creatività dell'uovo nell'arte? Ho selezionato per voi cinque uova d'autore. UNO LUCA POZZI DRAGONS EGGS Realizzato a Mezzano di Primiero nell'ambito dell'Iniziativa Una Boccata D'arte a cura di Fondazione El

Alla ricerca degli enigmi di Torquemada: La mascella di Caino

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  Alea iacta est. Il dato è tratto, il libro l'ho comprato, il gioco è iniziato. Di cosa sto parlando?  Ora vi spiego. Il libro è "La Mascella di Caino" di Torquemada: un puzzle lettereario dove niente è come sembra a cominciare dalle pagine del libro che non sono rilegate nell'ordine corretto. Nel 1934  Edvard Powys Mathers con lo pseudonimo di Torquemada decide di giocare con i suoi lettori e da alle stampe un romanzo giallo che è al tempo stesso l'enigma lettererio più difficile mai concepito. Cosa deve fare il lettore? Ripristinare l'ordine corretto delle pagine e quindi della narrazione Scovare i sei assassini dei sei cadaveri presenti nella storia Facile, direte voi! Quasi impossibile direi io. Infatti sono solo 3 le persone che da allora sono riuscite a  risolvere l'enigma. "Siate certi che esiste un ordine inevitabile, quello in cui sono stater scritte le pagine e che, anche se la mente del narratore di tanto in tanto compie voli pindarici tor