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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Carta e Oltre. Oltre i confini della materia

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Anche questo, come per Monica Dal Molin, è un incontro avvenuto nei padiglioni della Fiera di Roma, ad Abilmente Primavera. Da lontano lo spazio espositivo sembrava animato da oggetti di vimini intrecciati. Poi mano a mano che mi avvicinavo la realtà diventava sempre più evidente: la tecnica era sì quella dell'intreccio, ma ad essere intrecciati non erano giunchi di legno, ma cannucce di carta. Ad accogliermi una delle due padrone di casa, Teresa Marino, che insieme alla sua amica Carla Ottanelli è la fondatrice dell'Associazione Carta e Oltre. Nel loro laboratorio organizzano corsi di intreccio e producono meraviglie. La carta è un materiale antico, il più delle volte fragile, quasi inconsistente. Eppure la carta, se sapientemente lavorata, si trasforma, cambia destinazione d'uso, non è più contenitore di parole, ma diventa oggetto che contiene altri oggetti. Diventa forte e resistente. A Teresa Marino ho chiesto di spiegare come avviene la magia di questa

Gli Incartesimi di Monica Dal Molin

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Ho conosciuto Monica Dal Molin durante la scorsa edizione primaverile di Abilmente Roma. Impossibile rimanere indifferente alle composizioni floreali che regnavano maestose e animavano la grande parete bianca... ... e dai fiori giganti, tanto maestosi, quanto fragili. In mezzo a questo tripudio di carta lavorata, piegata, modellata c'era lei, Monica, un concentrato di grinta, entusiasmo, positività e ironia. Se ve lo state chiedendo, no, quella accanto a Monica non sono io, ma Fabiola. In fiera siamo andate insieme e lei è stata abbastanza folle da indossare un cerchietto con un enorme fiore, per poi farsi immortalare dalla mia macchina fotografica. Monica è stata molto disponibile e noi ne abbiamo approfittato per conoscerla meglio. Perché la scelta della carta come materiale delle tue creazioni? La carta è un materiale che si usa da tantissimo tempo.  Per lavorare la carta ne devi conoscere bene le caratteristiche. Sono più di 20 anni che lavoro a stretto contatto

Cesare Felici. La poetica dell'uomo "Comune"

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Roma, 8 luglio 2016, sono le 21.00 circa e a Microprisma il pubblico incomincia ad entrare. Provo ad immaginare alcune delle possibili traiettorie che seguirà: perché questa sera Arte e Vita possono moltiplicarsi in un gioco ad effetto multiplo. Lo spazio espositivo accoglie due esperienze che si dipanano tra arte dello sguardo e arte della vita offrendo al pubblico una doppia possibilità: muoversi lungo il perimetro della sala, lasciandosi emozionare dalle luci di Chicago Lights eternate dai magnifici scatti di Satoky Nagata, ma anche muoversi internamente, verso il centro, attivando un gioco di specchi, di sguardi, di reciproca conoscenza, attraverso l'Eye Contact Experience. A mettersi in gioco in questa esperienza di corporeità performativa è Cesare Felici: un uomo "comune", medico, attore, "esploratore della comunicazione", come ama definirsi. L'esperienza trae spunto dall'Eye Contact Experiment, esperimento umano e sociale nato in Austral

In giro per Roma: la bottega de Gli Stolti

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In una calda e assolata mattina di luglio sono andata in giro per Roma nel Rione Regola, tra le rovine di Largo di Torre Argentina e l'Isola Tiberina. Lì, in via Santa Maria de' Calderari, c'è la bottega artigiana di Simona e Andrea e io non ho potuto fare a meno di fermarmi a fare due chiacchiere con loro.