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Ultima fermata: Musée d’Orsay

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Entrare al Musée d’Orsay è come varcare le porte di una stazione del tempo. La grande volta in ferro e vetro, l’orologio che domina la navata, la luce che filtra dall’alto: tutto racconta il passato di questo luogo nato come stazione ferroviaria alla fine dell’Ottocento. Oggi i treni non partono più, ma al loro posto scorrono altri viaggi — quelli della pittura, della luce e dello sguardo. Trasformata in museo negli anni Ottanta, la vecchia Gare d’Orsay è diventata la casa ideale per l’arte dell’Ottocento: troppo “moderna” per il Louvre, non abbastanza contemporanea per il Centre Pompidou. Qui, tra binari immaginari e pareti color ocra, si può seguire il percorso degli Impressionisti e dei loro eredi: da Monet a Renoir, da Degas a Van Gogh, da Gauguin a Cézanne. È un luogo che celebra una rivoluzione silenziosa, quella di chi ha portato la luce sulla tela e ha cambiato per sempre il modo di guardare il mondo. Eppure, la mia visita al Musée d’Orsay mi ha lasciato un’impressione contrast...

Itinerario a Parigi: Il Museo del Louvre

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Ogni volta che varco la sua piramide di vetro, il cuore batte come fosse la prima. Il museo più visitato al mondo non si esaurisce mai, anzi: ogni angolo custodisce un universo da scoprire. Questa volta avevo una sfida: condensare l’infinito in tre ore. Selezionare, scegliere, rinunciare. Camminare tra sale che sembrano cattedrali, lasciando che lo sguardo si posi solo su ciò che davvero mi chiamava. Per rendere la visita più scorrevole abbiamo deciso di ragionare per piani e non per ali — un piccolo trucco che si è rivelato prezioso. Il Louvre è immenso, e inseguire le opere “imperdibili” saltando da una sezione all’altra può far perdere tempo (e anche un po’ di magia). Siamo quindi partiti dalla scalinata monumentale al termine della quale troneggia la Nike di Samotracia, una delle immagini più potenti del museo: la dea che avanza, sospinta dal vento, sembra ancora pronta a spiccare il volo. Da lì, seguendo il percorso naturale del piano, ci siamo diretti verso la Grande Galleria, do...

Itinerario a Parigi – Hôtel des Invalides: tre musei, mille storie da raccontare

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Ci sono luoghi che visiti quasi per dovere, convinta di sapere cosa aspettarti… e poi ti sorprendono, ribaltando ogni previsione. L’Hôtel des Invalides, a Parigi, per me è stato proprio così. Avevo sempre associato questo grande complesso al nome di Napoleone Bonaparte e alla sua tomba monumentale, ma la mia visita mi ha rivelato molto di più. Forse perché, come spesso accade, avevo sottovalutato il museo – e invece è un mondo intero da esplorare. Prima di raccontarti la mia esperienza, vale la pena fare un passo indietro nella storia.  L’Hôtel des Invalides fu voluto da Luigi XIV nel XVII secolo, non come palazzo reale, ma come ospedale e casa di accoglienza per i soldati feriti o in congedo. Il Re Sole voleva offrire dignità e riposo a chi aveva combattuto per la Francia, garantendo loro un luogo dove vivere con rispetto.  Con il tempo, il complesso divenne un simbolo della potenza militare francese: qui si celebravano le vittorie, si custodivano armi e trofei, e si tramanda...

Tre giardini, tre storie nel cuore di Parigi

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Parigi è fatta di grandi boulevard e monumenti celebri, ma i suoi segreti più affascinanti si nascondono tra gli alberi, le fontane e i vialetti silenziosi dei giardini. In questi angoli nascosti, la città si mostra diversa: sussurra storie tra il fruscio delle foglie, il profumo dei fiori e il gorgoglio delle fontane che animano i giardini. Camminare lungo i viali dei Giardini del Lussemburgo, sedersi sulle panchine ombreggiate di Place des Vosges o osservare le colonne del Palais-Royal significa ascoltare una Parigi delicata, discreta, piena di piccole storie che aspettano solo di essere scoperte. Ed è proprio ascoltando le loro voci, immaginando i protagonisti di un tempo lontano, che queste storie prendono vita. Place des Vosges: tra le mura di Victor Hugo Se chiudo gli occhi, posso ancora sentire il passo leggero dei miei contemporanei sulle lastre di pietra levigata, il rumore discreto delle carrozze e il fruscio delle gonne che attraversano la piazza. Place des Vosges non è solo...

itinerario del gusto a Parigi: tra crepes, tradizioni e dolci tentazioni

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Parigi non è soltanto la città dei musei, delle passeggiate lungo la Senna e delle atmosfere romantiche: è anche un paradiso gastronomico che si lascia scoprire quartiere dopo quartiere.  In ogni viaggio cerco sempre di ritagliarmi un piccolo “itinerario del gusto”, per scoprire quartieri attraverso quello che mettono in tavola.  Non potevo non fare lo stesso a Parigi dove ho seguito le briciole (anzi, le sfoglie di croissant!) e mi sono lasciata guidare dall’olfatto. Rue de Montparnasse: un pezzo di Bretagna a Parigi Voglio iniziare il mio racconto gastronomico da rue de Montparnasse, che sembra quasi un piccolo avamposto bretone nel cuore di Parigi.  Perché proprio Montparnasse? Perché non si può non fare l'esperienza di mangiare la crepes. Qui le crêperie si susseguono una dopo l’altra, con vetrine colorate e lavagnette piene di menu.  Noi siamo stati attratti dalla Creperie Bretonne e non ci siamo di certo pentiti della scelta! Non ho resistito e ho ordinato una ...