Pier Tancredi De-Coll' e l'invisibile che ci circonda

Ritorno a parlar vi di arte, dopo un po' di tempo, e lo faccio raccontandovi di un incontro (virtuale) con un pittore le cui opere mi hanno lasciato senza fiato.

Incontri di persone, di colori e di emozioni: istantanee di una società che si frequenta senza conoscersi, di persone che sono sole anche se in compagnia.

Cosa c'è di visibile e di invisibile intorno a noi? Come si può riuscire a rappresentare l'invisibile? 

Fermarsi e lasciarsi trasportare dai quadri di Pier Tancredi De-Coll' è un ottimo punto di partenza per poter percepire l'invisibile che ci circonda.

Ringrazio Tiziana Monoscalco per avermi dato questa opportunità e Pier Tancredi De-Coll' per la disponibilità nel rispondere alle mie domande.

Come nasce la passione per la pittura? 

Saper dipingere è un desiderio che ho da bambino, sempre attratto da chi sapeva catturare le immagini della vita e fissarle coi colori. Mio zio paterno è stato un buon acquarellista e mi ha insegnato molto. Con lui lunghe serata a parlare, quando ero adolescente, di un quadretto riuscito o non riuscito per niente. Per imparare un po di basi sono andato intorno ai vent anni nello studio del pittore torinese Serafino Geninetti a prendere lezioni. Poi un giorno ho sottoposto al quotidiano La Stampa le mie vignette sul calcio, son piaciute e per quindici anni sono stato il loro disegnatore sportivo. In quegli anni ho imparato molto nel disegno della figura.                    


Cosa vuole raccontare con i suoi quadri e quali soggetti predilige?

Da dieci anni ho preso a dipingere con continuità e una testarda determinazione: per raccontare il mondo prima, per raccontare il mio mondo interiore ora, le immagini che ho dentro, figure e oggetti che rappresentano un mondo borghese che ho vissuto e interiorizzato, un mondo a volte passato a volte ancora attualissimo di persone che si incontrano ma spesso non sì vedono, non riescono a entrare realmente in contatto.                


Quale impronta lascia nelle sue opere? 

Spero, credo, mi dicono, una impronta molto personale nel tratto,  e una certa atmosfera sospesa nei contenuti               


Quale tra i suoi quadri la rappresenta maggiormente e perché? 

Tra i miei lavori mi rappresantano molto certe nature morte, sospese in immagini oniriche o anche certi assembramenti di persone eleganti che ballano insieme ma in realtà ognuno da solo.    


Quali sono per lei i colori della creatività? 

Sono un colorista esasperato, ogni colore è per me creatività: a volte certi bianchi su bianchi mi emozionano particolarmente                    


Quanto e in che modo la pandemia ha influito sul suo essere artista e sui suoi dipinti? 

La pandemia è stata in realtà foriera di progetti nuovi, forse perché molti si sono un po fermati mentre io ho reagito lavorando molto. Tra il serio e il faceto nel periodo di massime restrizioni occorreva arrangiarsi per carenza di materiale e dovevi provare e cercare nuove soluzioni 


Quali sono i suoi progetti futuri? 

Molti, alcune mostre le ho già in programma, oltre a queste romane, una ad aprile in Lombardia, una personale a Torino a maggio. 


Dove possiamo venire a vedere i suoi quadri?

Oltre che in studio, ho alcune gallerie che presentano i miei lavori, ad Alessandria, ad Alassio a Firenze a bologna e a salerno.

Per informazioni sulle mostre potete contattare la curatrice d'arte Tiziana Monoscalco tramite whatsapp (3347461274) o tramite mail a pandolfi.tiziana@gmail.com

Commenti

  1. Interessante creatore direi. Mi piacerebbe conoscere quali artisti di riferimento ha a parte suo zio paterno.
    Il suo amore per i colori ed il suo ricercare il bianco sul bianco mi ha molto colpita.
    Complimenti a lui.
    Comunque è molto importante far conoscere nuovi professionisti d'arte.
    Ho fatto qualcosa di simile nel mio blog, forse ne proporrò di nuovi chissà.
    Comunque grazie, mi è piaciuta molto l'intervista. Buona serata.

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  2. Ciao Pia, ti ringrazio per questo tuo commento. Questo blog nasce proprio con l'intento di raccontare l'arte attraverso le storie degli artisti per far avvicinare all'arte e al bello il maggio numero di persone. Io credo che l'arte e la creatività in senso ampio non siano di pochi ma di tutti.

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  3. Molto interessante questo artista. Bravissima!

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