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Emotion. L'arte contemporanea racconta le emozioni

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“La verità non è mai un traguardo ma un lungo e accidentato percorso che non può escludere gli errori e gli inganni.  Ogni verità si accompagna al proprio inganno, Abele al suo Caino, ogni esistenza al suo peccato originario.  Verità e Inganno sono fratelli siamesi che non si possono separare e l’arte è il metro del loro confronto. Sono gli artisti che agiscono in tale territorio e sono loro che accendono il brivido dell’emozione.  EMOTION è un dialogo fitto e inatteso fra verità e apparenza, è il segno di un confronto guidato dalla sorpresa e dall’emozione“.  Danilo Eccher E' piuttosto complicato, per me, raccontarvi di questa mostra. Insomma, non so da che parte cominciare. E' già difficile, di per sé raccontare l'arte contemporanea, estremamente più difficile raccontarne le emozioni. Ma io racconto, spesso, storie ed è quello che voglio fare anche questa volta. Questa è la storia di un viaggio che comincia appena si varca la soglia del Chiostro. E, come tutti i viaggi, è

Mathias Gatza. Il Mago della luce

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Il mago della luce di luce è il primo romanzo letto in questo 2024 e anche per questo merita di stare qui sul blog. E non potevo che cominciare l'anno con un romanzo insolito: in linea di massima è un romanzo storico al cui interno troviamo però anche altri generi letterari. Vado con ordine, però, e vi racconto per sommi capi la trama del romanzo. Il libro è scritto in prima persona da un anonimo storico dell'arte; è il 2002 e Dresda è stata inondata dalle acque dell'Elba. Lo storico dell'arte, impegnato nei soccorsi, ripesca così un prezioso libretto del XVII secolo stampato da Leopold con rari caratteri a piombo che descrive la vita e le opere di un misterioso artista barocco di nature morte: Silvius Schwarz, un pittore sassone di cui esistono solo due opere, dall’attribuzione tra l’altro incerta. Questa scoperta rappresenta per il nostro storico dell'arte la sua stessa rovina. Da quel momento in poi ha solo un chiodo fisso: recuperare tutti i libri di Leopold e t

La Befana di Piazza Navona

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A Piazza Navona, una delle piazze più belle di Roma, il 6 di gennaio è facile incontrare una simpatica vecchietta dai più conosciuta con il nome di Befana. A Roma la Befana è una istituzione, forse più che Babbo Natale. La calza trovata piena di dolciumi la mattina del 6 gennaio è un rito per tutti, grandi e piccini. Piazza Navona, dicevo, è la sua casa. Nel periodo delle feste natalizie, infatti, si riempie di stand colorati che la vedono protagonista. Così mi sono chiesta da dove arrivasse questa simpatica vecchietta. L’origine di questo personaggio folcloristico italiano risale addirittura al X-VI secolo a.C. ed è legata ai riti propiziatori legati all’agricoltura, diffusi in tutta Italia.  Inizialmente i Romani identificarono la figura che portava messi più ricche con Diana, o in alternativa divinità minori come Satia o Abundia.  Secondo altre ricostruzioni, la festa della Befana sarebbe però da collegare a un’altra antica festa romana in onore di Giano e Strenia, durante la quale

Frida Skyback, La piccola libreria sul Tamigi

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  Il mio posto ideale è una piccola vecchia polverosa libreria con gli scaffali stracolmi di libri dal pavimento al soffitto. Magari con delle libraie un po' strampalate pronte a consigliare il libro giusto al momento giusto. Pensate quindi la mia emozione nel trovare il mio posto ideale tra le pagine di un libro.  Ma andiamo con ordine.

Il Museo delle Illusioni

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Siete proprio sicuri che tutto quello che guardare sia reale e non sia una illusione? "Dipende!", direte voi. Dipende da cosa? Come si fa a ingannare i sensi? un modo per scoprirlo ci sta. Io sono andata al Museo delle Illusioni di Roma  dove ho avuto  l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo sulla mente, perché nulla è come sembra… la mente e gli occhi ti fanno vedere cose che sono impossibili nella realtà. Per fare una magia, una illusione, bisogna preparare una pozione magica con questi ingredienti: stupore di bambino spirito di avventura mente sgombra da pregiudizi una fotocamera Bisogna mischiare e agitare bene e varcare le soglie del Museo. Perchè ho inserito la fotocamera tra gli ingredianti della pozione? Perchè in alcuni casi è fondamentale per far apparire l'illusione stessa.  Sono stata abbastanza coraggiosa da saltare nell’illusione del Vortex Tunnel, ma non abbastanza per scattare foto o fare un minivideo perchè la sensazione di essere risucchiati dal vort

Il bacio sulla fronte, l’emozionante romanzo d’esordio di Sara Bontempi (segnalazione)

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“Subito dopo andavamo a cercare il nonno Pasquale per salutarlo e ricevere il suo bacio sulla fronte, sicuramente il più intimo e memorabile che ricorderemo tutti noi nipoti per sempre, e che ci ha accompagnato per tutta la nostra infanzia.”  Il bacio sulla fronte è un romanzo breve che narra delle domeniche trascorse dai nonni durante gli anni Ottanta e Novanta, un periodo in cui la domenica era ancora considerata un giorno di riposo interamente dedicato alla famiglia e al relax.  Con la prefazione della scrittrice e giornalista Daniela Merola, Il bacio sulla fronte è il primo romanzo di Sara Bontempi, travel blogger e promoter editoriale. La storia si svolge nel contesto di una famiglia numerosa che ogni domenica mattina si riunisce presso il Capannone, il soprannome affettuoso per la casa dei nonni, immersa nei boschi.  L’autrice, un membro della famiglia Urrico, decide di raccogliere le storie e gli aneddoti di queste domeniche straordinarie in questo libro, con l'obiettivo di