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La Gran Vera. La Grande Guerra: Galizia, Dolomiti 1914 - 1918

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  Cominciamo subito, prima ancora di parlare di questa bellissima mostra, che abbiamo visitato questa estate, a tracciare i confini storici e geografici. Siamo a Moena, Val di Fassa, e qui durante la Grande Guerra si era in territorio austriaco. Dobbiamo quindi provare a capovolgere il nostro punto di vista prima di affrontare il percorso della mostra. La mostra permanente è stata inaugurata nel 2014 ed è promossa dall' Istituto Culturale Ladino, dall' associazione "Sul fronte dei ricordi" e dal Comune di Moena. Curata da Michele Simonetti "Federspiel" e Mauro Caimi, espone documenti e cimeli divisi in quattro sezioni tematiche. Galizia 1914: il fronte dimenticato Raccontato e vissuto attraverso il Kriegsmaller , i pittori di guerra austriaci. Max Ritten Von Hoen, comandante dell'uffcio stampa del Comando Supremo austriaco, comprese che l'arte avrebbe avuto un ruolo importante nel conflitto.  Le condizionoi di vita e l'esperienza in battaglia ave

Il lago di Carezza, tra leggende e musica

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C'era una volta una bellissima ninfa dai lunghi capelli di nome Ondina, che viveva nella profondità del lago di Carezza. La ninfa riusciva ad ammaliare, oltre che con la sua bellezza, col suo canto tutti i viandanti che salivano al Passo di Costalunga. Un giorno lo stregone di Masarè che viveva sul monte Latemar udendo quel soave canto, non potè fare a meno di innamorarsi perdutamente della bellissima ninfa. Lo stregone cercò in tutti i modi di riuscire ad avvicinare e conquistare Ondina, e ricorse anche ai suoi poteri, ma la ninfa, essendo molto schiva, ogni qualvolta la si avvicinava troppo, si rituffava nel lago facendo perdere ogni sua traccia. Non sapendo più cos’altro fare, lo stregone chiese aiuto alla strega Langwerda che viveva nel vicino monte Catinaccio. Ella gli suggerì di creare un arcobaleno che andava dal Catinaccio al Latemar per finire proprio dentro il lago di Carezza. Ma avrebbe dovuto fare tutto questo celando le sue fattezze, trasformandosi in un mercante di gi

La Contessa Doleda tra arte e leggende

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Na contessa da Dolo en Italia la é sciampada te Fascia per paura da le continue vere. Sa Doleda apede Penìa la se à fat n gran e bel ciastel sul Col Cuch. A jir a messa la cognea vegnir a Soraga, nlouta l'unica e pruma gejia te la valada. Sabeda dò marena la se n jìa da Doleda. Tedant marciaa la mùsega con sbeibl, vìdola e tamburle e i ciantadores, dapò vegnìa la contessa coi trei fies e i cavalieres duc a ciaval, e tedò la jent di paìjes che la passaa. Ruà che era la compagnìa a Poza, la contessa e i cavalieres se n jìa te ciasa de Cuz (Polam) a pussar e dormir; i etres vardaa de ciapar da dormir o te na ciasa o te n tobià. N domenia la se portaa con duta la jent a Soraga per sentir la messa. L preve no fidaa scomenzar la sènta funzion fin che no era duta la jent te gejia.  C'era una volta una Contessa che era scappata da Dolo fino ad arrivare  in Val di Fassa, per paura delle continue guerre. La Contessa aveva fatto costruire sul Col Cuch un gran bel castello. Il sabato pomer

Diamante, la città dei Murales

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Matilde Serao definì Diamante  " perla del Tirreno " quando, durante un soggiorno con il marito Paolo Scarfoglio, rimase incantata da questo borgo che si apre sul mare.  Quella di Diamante è una storia antica. Le prima notizie della nascita di un nucleo abitato risalgono al 1500 quando il Principe Sanseverino ordinò la costruzione di una postazione difensiva per contrastare le incursioni saracene. Intorno al torrione fatto costruire da Sanseverino sorsero più tardi fortificazioni ad opera del Principe di Bisignano Tiberio Carafa. Al termine delle invasioni turche la popolazione delle campagne si spostò verso il mare dando vita al centro abitato e incrementando il traffici commerciali e la pesca. Oggi Diamante appare come un luogo dal fascino senza tempo, una gemma dalle infinite ricchezze paesaggistiche e naturali che offre al visitatore suggestioni sensoriali non comuni. Vi starete chiedendo cosa mia ha portato a visitare questo borgo.  Dovete sapere che nel 1981, su iniziat