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Roberta Costantini, Viceversa

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Perché acquistiamo i libri? Ovviamente perché ci pace leggere. Come scegliamo i libri da acquistare? Questa risposta è un po' meno ovvia e un po' più articolata. Spesso il libro ci viene consigliato (e io in questo modo ho preso una grossa cantonata della quale forse un giorno vi parlerò). Qualche volta scegliamo il libro in base al suo autore, perché ci piace come scrive o, più semplicemente, è un autore famoso. Qualche volta siamo attratti dalla copertina del libro che attrae la nostra attenzione e ci incuriosisce. Poi, però, ci sono i libri che acquistiamo perché abbiamo conosciuto l'autore a un firma copie.  Quest'ultimo è il motivo per il quale ho acquistato Viceversa il 2 dicembre dello scorso anno alla libreria Feltrinelli. Ero entrata per acquistare dei libri da regalare a Natale, sono uscita con questo libricino rosa firmato dall'autrice. "Le piacciono i thriller?" "Certo! E sono molto curiosa di leggere questo!" Su per giù così è stato

Emotion. L'arte contemporanea racconta le emozioni

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“La verità non è mai un traguardo ma un lungo e accidentato percorso che non può escludere gli errori e gli inganni.  Ogni verità si accompagna al proprio inganno, Abele al suo Caino, ogni esistenza al suo peccato originario.  Verità e Inganno sono fratelli siamesi che non si possono separare e l’arte è il metro del loro confronto. Sono gli artisti che agiscono in tale territorio e sono loro che accendono il brivido dell’emozione.  EMOTION è un dialogo fitto e inatteso fra verità e apparenza, è il segno di un confronto guidato dalla sorpresa e dall’emozione“.  Danilo Eccher E' piuttosto complicato, per me, raccontarvi di questa mostra. Insomma, non so da che parte cominciare. E' già difficile, di per sé raccontare l'arte contemporanea, estremamente più difficile raccontarne le emozioni. Ma io racconto, spesso, storie ed è quello che voglio fare anche questa volta. Questa è la storia di un viaggio che comincia appena si varca la soglia del Chiostro. E, come tutti i viaggi, è

Mathias Gatza. Il Mago della luce

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Il mago della luce di luce è il primo romanzo letto in questo 2024 e anche per questo merita di stare qui sul blog. E non potevo che cominciare l'anno con un romanzo insolito: in linea di massima è un romanzo storico al cui interno troviamo però anche altri generi letterari. Vado con ordine, però, e vi racconto per sommi capi la trama del romanzo. Il libro è scritto in prima persona da un anonimo storico dell'arte; è il 2002 e Dresda è stata inondata dalle acque dell'Elba. Lo storico dell'arte, impegnato nei soccorsi, ripesca così un prezioso libretto del XVII secolo stampato da Leopold con rari caratteri a piombo che descrive la vita e le opere di un misterioso artista barocco di nature morte: Silvius Schwarz, un pittore sassone di cui esistono solo due opere, dall’attribuzione tra l’altro incerta. Questa scoperta rappresenta per il nostro storico dell'arte la sua stessa rovina. Da quel momento in poi ha solo un chiodo fisso: recuperare tutti i libri di Leopold e t

La Befana di Piazza Navona

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A Piazza Navona, una delle piazze più belle di Roma, il 6 di gennaio è facile incontrare una simpatica vecchietta dai più conosciuta con il nome di Befana. A Roma la Befana è una istituzione, forse più che Babbo Natale. La calza trovata piena di dolciumi la mattina del 6 gennaio è un rito per tutti, grandi e piccini. Piazza Navona, dicevo, è la sua casa. Nel periodo delle feste natalizie, infatti, si riempie di stand colorati che la vedono protagonista. Così mi sono chiesta da dove arrivasse questa simpatica vecchietta. L’origine di questo personaggio folcloristico italiano risale addirittura al X-VI secolo a.C. ed è legata ai riti propiziatori legati all’agricoltura, diffusi in tutta Italia.  Inizialmente i Romani identificarono la figura che portava messi più ricche con Diana, o in alternativa divinità minori come Satia o Abundia.  Secondo altre ricostruzioni, la festa della Befana sarebbe però da collegare a un’altra antica festa romana in onore di Giano e Strenia, durante la quale

Frida Skyback, La piccola libreria sul Tamigi

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  Il mio posto ideale è una piccola vecchia polverosa libreria con gli scaffali stracolmi di libri dal pavimento al soffitto. Magari con delle libraie un po' strampalate pronte a consigliare il libro giusto al momento giusto. Pensate quindi la mia emozione nel trovare il mio posto ideale tra le pagine di un libro.  Ma andiamo con ordine.

Il Museo delle Illusioni

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Siete proprio sicuri che tutto quello che guardare sia reale e non sia una illusione? "Dipende!", direte voi. Dipende da cosa? Come si fa a ingannare i sensi? un modo per scoprirlo ci sta. Io sono andata al Museo delle Illusioni di Roma  dove ho avuto  l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo sulla mente, perché nulla è come sembra… la mente e gli occhi ti fanno vedere cose che sono impossibili nella realtà. Per fare una magia, una illusione, bisogna preparare una pozione magica con questi ingredienti: stupore di bambino spirito di avventura mente sgombra da pregiudizi una fotocamera Bisogna mischiare e agitare bene e varcare le soglie del Museo. Perchè ho inserito la fotocamera tra gli ingredianti della pozione? Perchè in alcuni casi è fondamentale per far apparire l'illusione stessa.  Sono stata abbastanza coraggiosa da saltare nell’illusione del Vortex Tunnel, ma non abbastanza per scattare foto o fare un minivideo perchè la sensazione di essere risucchiati dal vort

Il bacio sulla fronte, l’emozionante romanzo d’esordio di Sara Bontempi (segnalazione)

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“Subito dopo andavamo a cercare il nonno Pasquale per salutarlo e ricevere il suo bacio sulla fronte, sicuramente il più intimo e memorabile che ricorderemo tutti noi nipoti per sempre, e che ci ha accompagnato per tutta la nostra infanzia.”  Il bacio sulla fronte è un romanzo breve che narra delle domeniche trascorse dai nonni durante gli anni Ottanta e Novanta, un periodo in cui la domenica era ancora considerata un giorno di riposo interamente dedicato alla famiglia e al relax.  Con la prefazione della scrittrice e giornalista Daniela Merola, Il bacio sulla fronte è il primo romanzo di Sara Bontempi, travel blogger e promoter editoriale. La storia si svolge nel contesto di una famiglia numerosa che ogni domenica mattina si riunisce presso il Capannone, il soprannome affettuoso per la casa dei nonni, immersa nei boschi.  L’autrice, un membro della famiglia Urrico, decide di raccogliere le storie e gli aneddoti di queste domeniche straordinarie in questo libro, con l'obiettivo di

Alessandro Ricci, La leggenda degli Unici - Review Tour

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" Questo gioco mi ha stufato " " Davvero pensi ancora che sia un gioco? Sul serio? Potremmo morire! " ... Essere catapultati in un gioco di ruolo è esattamente l'impressione che ho avuto cominciando a leggere l'ultimo libro di Alessandro Ricci, La leggenda degli Unici. Sono molto emozionata nello scrivere questa recensione perchè ho avuto il privilegio di leggere il libro in anteprima grazie a VCUC che ha organizzato il revieuw tour e a Solferino che ha inviato le copie a noi blogger. Un gioco, dicevo. questa è la prima impressione che ho avuto io e che hanno avuto anche i quattro protagonisti del libro all'inizio del racconto. Davide è l'insicuro. Marco è il bullo. Roberto è il distratto. Amelia è la perfettina. Così  quattro ragazzi del piccolo paese di Candorsola,  si ritrovano un'ingombrante, odiosa etichetta.  Il loro destino, però, è diverso: loro sono gli Unici, i mitici eroi delle leggende di Elmoni. Ed è proprio lì, ad Elmoni, che diven

Carlos Pérez Casas, Il Chirurgo

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Leggendo ci si trova spesso catapultati in altre epoche e in altre dimensioni. Non so se a voi capita lo stesso, ma io tendo a "entrare nella storia" e a trovarmi un posticino privilegiato per gustarmi la trama dall'interno: un viaggio nel tempo tutte le volte affascinante. La lancetta del tempo può tornare in dietro, e devo dire che la maggior parte delle volte succede così, oppure può andare vorticosamente avanti con il risultato di farmi trovare catapultata nel futuro. Questa volta, lo avrete già capito, le lancette sono andate avanti e io dopo poche pagine mi sono ritrovata in Spagna a scoprire, insieme ad una spia industriale, il segreto del Chirurgo.

Le statue parlanti di Roma

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Sei statue sparse per la città di Roma, una serie di messaggi contenenti per lo più critiche e componimenti satirici contro i governanti, anonimi scrittori. Detta così sembra la trama di un thriller. In realtà oggi vi viglio portare in giro per Roma alla scoperta delle sue statue parlanti. Ecco, se la prima frase che ho scritto sembrava la trama di un thriller quest'ultima frase sembra più il vaneggiamento di un folle. Ma tranquilli, non ho perso il senno e sono pronta a farvi fare un insolito tour in giro per Roma. Innanzi tutto contestualizziamo questo strano fenomeno.

Maddalena Vaglio Tanet, Tornare dal bosco

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  In valigia, oltre al libro di Matteo Bussola, ho messo anche questo qui, Tornare dal bosco, il terzo classificato al FantaStrega (e che io ahimè non avevo inserito nella mia cinquina!). E' la storia di una bambina, Giovanna, morta suicida, della maestra, Silvia che dopo aver saputo della morte della della sua allieva impazzisce dal dolore e dal senso di colpa, e del bosco che la accoglie la protegge.  Tutto il paese si mette alla ricerca della maestra, che sembra essersi dileguata senza lasciare traccia alcuna. E poi c'è Martino, un bambino che non è originario del paese, ma che si è trasferito lì da poco e che, con la sua innocenza sarà parte attiva della storia.  A partire da fatti reali e racconti di famiglia, articoli di giornali, dicerie e mitologie, Maddalena Vaglio Tanet racconta una storia di possibilità e di fantasmi, di esseri viventi che inciampano in vicende più grandi di loro, e di bambini dei quali  non si sa niente, se non che sono gli unici a conoscere quanta

Matteo Bussola Il tempo di tornare a casa

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Non parto mai senza almeno un libro in valigia. Questa estate ne ho portati due, il primo che ho letto e del quale voglio parlarvi oggi è questo qui e mai una scelta è stata così appropriata!  Cosa succede se uno scrittore perde il treno per pochi minuti e si ritrova a dover passare ore alla stazione di un piccolo paese in attesa del treno successivo? Succede una cosa, anche abbastanza facile da prevedere, lo scrittore si mette a guardare, si mette in ascolto. Succede che nascono racconti di storie di vite che passano, che si incontrano, che si scontrano, che partono e che tornano, un po' come la vita che è una catena infinita di incontri e di addii. Non ho scelto di parlarvi di questo libro a caso, proprio dopo i racconti della mia estate, dei luoghi e delle scoperte che ho fatto lontano da casa. Ho scelto questo libro mi piace molto il modo che ha Matteo Bussola di raccontare storie e poi sono rimasta colpita da una sua frase Io credo che le storie servano a scaldarci quando il v

La Gran Vera. La Grande Guerra: Galizia, Dolomiti 1914 - 1918

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  Cominciamo subito, prima ancora di parlare di questa bellissima mostra, che abbiamo visitato questa estate, a tracciare i confini storici e geografici. Siamo a Moena, Val di Fassa, e qui durante la Grande Guerra si era in territorio austriaco. Dobbiamo quindi provare a capovolgere il nostro punto di vista prima di affrontare il percorso della mostra. La mostra permanente è stata inaugurata nel 2014 ed è promossa dall' Istituto Culturale Ladino, dall' associazione "Sul fronte dei ricordi" e dal Comune di Moena. Curata da Michele Simonetti "Federspiel" e Mauro Caimi, espone documenti e cimeli divisi in quattro sezioni tematiche. Galizia 1914: il fronte dimenticato Raccontato e vissuto attraverso il Kriegsmaller , i pittori di guerra austriaci. Max Ritten Von Hoen, comandante dell'uffcio stampa del Comando Supremo austriaco, comprese che l'arte avrebbe avuto un ruolo importante nel conflitto.  Le condizionoi di vita e l'esperienza in battaglia ave