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Terra d' Ombra - decorazione d'interni

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Era il mio ultimo giorno ad Artigianato e Palazzo e io avevo quasi timore ad avvicinarmi allo stand di Terra d’ombra , dove Elena D’Atti e suo marito Roberto Iabichella erano intenti a lavorare. Per una come me, che non è capace di disegnare e di tenere in mano un pennello, è sempre un mistero come da niente, da un muro bianco, possano nascere tali meraviglie. Quindi sono rimasta un po’ in disparte a guardare e a sognare e poi ho preso il coraggio a due mani, mi sono avvicinata e ho rotto l’incantesimo. Devo dire che ne è proprio valsa la pena! Ho scoperto, ad esempio, che la tecnica dell’affresco è ancora oggi utilizzata o che alcune terre, dopo aver assorbito la luce di giorno, la sprigionano poi di notte con il buio. Ho scoperto soprattutto, che dalla passione per il proprio lavoro può nascere una famiglia. Ringrazio infinitamente Elena D’Atti per la nostra chiacchierata.

L'arte dell'intreccio di Tommaso Candria

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L’arte dell’intreccio è molto antica. Già nell’antica Grecia e nell’antica Roma ci sono testimonianze dell’uso e della lavorazione del vimini per realizzare ceste e sedili. La lavorazione dei vimini continua, poi,  nel Medioevo e nell'età moderna e la sua importanza è dimostrata dal costituirsi di corporazioni di quest'arte; nel Settecento il panieraio italiano eccelle per finezza e buon gusto di prodotti. In Italia l’arte dell’intreccio è tipica del paese di Mogliano. Complementare al lavoro dei campi fin dall’800 e poi prevalente con la lavorazione del giunco e del vimine, è ancora parzialmente presente, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo del midollino. Il salto di qualità si è avuto con l’introduzione di altri materiali, importati dall’Asia, quali la canna di bambù in tutte le diversificazioni tipo malacca, rattan, borgogna, manao e manila. Ad Artigianato e Palazzo ho avuto la fortuna di incontrare uno di questi artigiani, Tommaso Candria, che rin

Fabriano Boutique: l'altra faccia della carta

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Il mio primo incontro con la Carta Fabriano è avvenuto alle scuole medie, quando, con la lista della cartoleria alla mano, sono andata in negozio a rifornirmi per le materie di tecnica ed educazione artistica. E visto che io non sono mai stata una grande disegnatrice, la mia esperienza con la carta da disegno si è conclusa nei tre anni della scuola media. Sono invece sempre stata attratta da tutto ciò che gravita intorno alla carta … quaderni, penne, colori … per quelli veramente è stata sempre passione infinita. La carta è stata poi materia prima per i miei pasticci craft. Insomma è sempre stata, più o meno, fonte di ispirazione. Quando ad Artigianato e Palazzo mi sono imbattuta nello stand di Fabriano Boutique, è avvenuta la quadratura del cerchio. Avete presente quando Pinocchio entra nel Paese dei Balocchi ? Ecco su per giù la stessa sensazione.

Jean Pierre Art: Ritratti d'Autore

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La storia della ritrattistica è un argomento complesso, ma affascinante. Nella storia dell’arte la raffigurazione del volto mostra un’alternanza di fasi, che passano essenzialmente dal realismo all’idealizzazione, dalla stilizzazione dei tratti alla loro deformazione espressionistica. Con la nascita della fotografia si fa largo nella società anche il ritratto fotografico, che nasce come surrogato del ritratto pittorico: un modo più veloce ed economico per avere impressa la propria immagine. Nella società contemporanea la fotografia ha preso piede in maniera spropositata. Il popolo dei selfies mette a dura prova il concetto di bella fotografia (ma questa è un’altra storia).

Bruna Tatafiore: geometrie di tessuti

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Diceva Voltare: Di tutte le scienze la più assurda, la più capace di soffocare ogni specie di genio, è la geometria. Questa scienza ridicola ha come oggetto superfici, linee, punti che non esistono in natura. La geometria è solo uno scherzo di cattivo gusto. Io, però, ad Artigianato e Palazzo lo scorso anno ho incontrato una persona, che non solo pensa esattamente l’opposto di Voltaire, ma che applica le regole della geometria per creare borse, accessori e capi di abbigliamento bellissimi e unici. Questa persona si chiama Bruna Tatafiore, architetto, ed ha applicato i suoi studi di geometria alla sartoria.

Olivia Monteforte - Bespoke Shoes

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L'incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati. (Carl Gustav Jung) L’avevamo contattata prima dell’edizione 2017 di Artigianato e Palazzo e le avevamo chiesto di esprimere un parere sulla sua partecipazione al Blogs & Crafts dell’anno precedente. La risposta di Olivia era stata concisa, ma si percepiva forte il suo entusiasmo: Vi aspetta una esperienza meravigliosa. E aveva ragione. Per noi l’esperienza di Artigianato e Palazzo è stata veramente meravigliosa e ricca di incontri fantastici.

Piel De Rueda, quando la pelletteria cambia pelle

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Il mio incontro con Raul Ruiz Rodriguez risale al dicembre 2015. Preistoria, penserete voi … Il progetto era agli albori e io mi ero imbattuta, quasi per caso, in un mercato natalizio realizzato da una associazione di artigiani. Eravamo a piazza di Cinecittà, l’associazione era Prendi L’Arte e la postazione di Fabrike Recikled era una delle prime che avevano attirato la mia attenzione. Cosa mi aveva colpito? Non ci sono molti dubbi: il materiale usato da Raul, per realizzare il suo lavoro. Fino a quel giorno avevo associato la pelle, tutt’al più la stoffa (o il tessuto più in generale) alle borse, alle cinture, ai porta chiavi. Lì davanti a me, invece, c’era tutt’altro: gomma, copertoni, camere d’aria ... la pelletteria aveva cambiato pelle! Cosa è successo dal 2015 ad oggi?

L'arte tessile di Rosanna Bernacchi

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Il fascino dell’oggetto fatto a mano deriva dal fatto che l'artigiano che lo ha realizzato ha lasciato il suo segno su di esso. (J ean Baudrillard) Di stile Rossana Bernacchi ne ha tanto. Tutto, nei suoi capi, è frutto di una ricerca minuziosa, a partire dal filo, per continuare poi con i modelli dei suoi abiti, e i colori, e i disegni delle stampe. Ogni suo capo è un pezzo unico e questo rende il suo lavoro ancora più accurato e affascinante. Ho avuto il piacere di incontrarla a Firenze e di farmi raccontare la sua storia. Ci può raccontare la sua storia? Come nasce il suo progetto? Io ho lavorato per 25 anni nel campo del tessile. Lavoravo all'ufficio importazione di un grosso buyer di Firenze. Mi occupavo dello sviluppo prodotto nei filati e della messa a punto delle produzioni. La mia storia nasce come ricerca prodotto, ricerca filati e messa a punto dello sviluppo dei campionari. Lavoravo con ditte, creando prototipi che venivano poi mostrati al

IL FUOCO COME ELEMENTO DI DISTRUZIONE E DI RINASCITA

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Era il 22 ottobre 2017 quando la montagna cominciò a bruciare, quando foglie secche e vento, tanto vento, alimentarono le fiamme. La Val di Susa improvvisamente balzò sui titoli di tutti i telegiornali, non più per via della TAV, ma a causa di un elemento tanto potente e inarrestabile quanto terribile e distruttore: il fuoco. Trovarsi ai margini di un incendio, vedere gli alberi avvolti dalle fiamme, contorcersi e soccombere è una esperienza che difficilmente si può scordare, che rimane dentro come una parte di se, come un ricordo indelebile. Altrettanto difficile, però, è tramandare il ricordo di quel fuoco che alla fine, anche se con fatica, viene spento e domato, quando al posto del fuoco rimane la distruzione. È proprio sul dramma della distruzione che Daniele Barbier, scultore, ha voluto porre l’accento quando ha deciso di prendere parte ad &_Le_Menti a Confronto.

Elementi in cascina

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Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi. (Robero Benigni) Al buio, in mezzo alla neve, percorro il vialetto che mi conduce dentro Cascina Roland . Preparare questo viaggio è stato come entrare in un frullatore non solo di emozioni, a queste si sono accavallate storie e leggende. Varcare la soglia è ritornare indietro al 1400. Chiudo gli occhi e ci provo: sento rumori, suoni odori. Li riapro e trovo ad accogliermi Alessandra, Roberto, Massimiliano e Penelope uniti tutti in un caldo abbraccio per cominciare insieme un nuovo cammino: &_le_menti a confronto . Le opere non sono ancora arrivate tutte e c’è ancora molto da lavorare prima dell’inaugurazione. Mi guardo ancora un po’ intorno e la consapevolezza di non essere in un semplice ristorante, in una semplice cascina, prende sempre più piede dentro di me. La curiosità di saperne di più diventa necessità. Sul mio

L'arte dell'intarsio secondo Zouganista

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Chissà perché, quando sento parlare di intarsi mi vengono in mente mobili e tavoli decorati e cesellati con maestria artigianale, ma mai, prima delle mie scorribande fiorentine ad Artigianato e Palazzo , mi sarebbe venuto in mente di pensare all’intarsio come ad una tecnica così particolare e duttile da rendere possibile, grazie al suo utilizzo, di realizzare delle vere e proprie opere d’arte. Takafumi Mochizuki, titolare del marchio Zouganista , artigiano vincitore di Blogs and Crafts 2014 e presente anche nell’edizione 2017, mi ha fatto scoprire un modo diverso di concepire gli intarsi.

Viaggio nella Street Art di UNO

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La TV ha fatto in modo che andare a teatro sembrasse inutile; la fotografia ha praticamente ucciso la pittura; ma i graffiti sono rimasti gloriosamente incontaminati dal progresso. (Bansky) La street art romana, dal 2000 ad oggi, ha fatto passi da gigante. Tanto grandi, che il Comune di Roma ha deciso di realizzare una mappa della street art romana. Insomma, rispetto agli inizi di questo movimento, sta avvenendo una vera e propria rivoluzione o quanto meno si sta cambiando il punto di vista. La street art è un’arte in movimento, così come lo sono gli street artist . Lo è pure UNO, artista che vive e lavora a Roma dal 2005 e che io ho rincorso per quasi un anno, prima di poter parlare con lui al telefono. Posso dire, comnque, che è valsa la pena aspettare. Le tecniche che lui utilizza sono quelle classiche della street art , ma quello che di più mi ha colpito nel vedere le sue opere è vedere come riesce a giocare con la tecnica pubblicitaria per poi cambiarla

In viaggio con la Walking Art di Barbara Di Mauro

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La pittura intuitiva non è una semplice pratica espressiva, ma una profonda esperienza di iniziazione, guarigione ed evoluzione interiore alla scoperta dell’anima. (Marianne Cordier) Ho incontrato Barbara Di Mauro in una calda serata di settembre. Ero andata a salutare le sorelle Zurlo in occasione del vernissage di una loro mostra, ad Area Contesa Arte . Sono stata attratta come una calamita dai suoi quadri, attratta dai colori e dal loro spessore materico. Ho cercato di individuare Barbara tra la gente e così è successa una cosa stranissima. Avevo visto che oltre ai quadri e agli acquerelli c’erano anche delle bellissime borse in tela, che riproducevano fedelmente le sue opere. Allora mi sono detta per trovare lei mi basta trovare una signora con una borsa come la sua . Sembrava facile da realizzare la mia idea… Già, facile se non ci fossero state una decina di signore, in giro per Area Contesa Arte , con una borsa di Barbara di Mauro a tracolla. Ho saputo poi, ch