La fabbrica delle idee di Faenas Factory

Ho scoperto i mercatini di Faenas Factory un po’ per caso, qualche anno fa, mentre, agli albori della mia avventura nel mondo dell'arte e dell'artigianato, cercavo notizie di mercati dove si potessero trovare esposte opere di artigiani.
Così un paio di volte sono andata a curiosare, a conoscere storie, a incontrare persone. Gli incontri sono stati sempre bellissimi e le persone che ho incontrato spettacolari.
Questo autunno mi sono messa a pensare, con un discreto anticipo, al Natale e ai mercati di Natale in genere.
Ho pensato ai caratteristici mercati del Nord Italia e del Nord Europa. Quei mercati che riempiono le piazze delle città e che la gente prende d’assalto, facendo anche lunghi viaggi per andare a vederli e per comprare cose che poi, forse, non sono così tanto artigianali.

Ho pensato ai mercati natalizi di Roma, città in cui io vivo, e che per qualità degli artigiani espositori non sono affatto da sottovalutare.
Uno di questi mercati si svolge sotto i portici di Eataly ed è organizzato da Faenas Factory.
Dietro la mescolanza di lingue di questo brand si nasconde Serena Tersigni con la quale sono riuscita ad avere una piacevole conversazione.

Perché organizzare un market di soli artigiani?
L'artigianato è una grande eccellenza del nostro paese e, più andiamo avanti, più incontriamo grandi talenti, che nella società di oggi secondo noi, non trovano il giusto spazio o le giuste occasioni. L'inventiva, la creatività, il gusto e anche l'estro, sono unicità che vanno messe in risalto, perché quando la fantasia e l'abilità dell'artigiano trova la passione per l'originale di un acquirente, è avvenuto l'incontro perfetto.

Come nasce la collaborazione con Eataly?
La collaborazione con Eataly parte ormai diversi anni fa. Per noi l'associazione del mondo artigianale con questa struttura fu immediata, Eataly rappresenta una volontà di portare in luce l'eccellenza della produzione italiana e, in effetti, è quello che noi facciamo quando proponiamo i nostri eventi, una selezione dell'artigianato italiano, che possa raccontare e portare in mostra le eccellenze in questo settore.
Presentammo un progetto di collaborazione al Municipio e da li è partito Il Mercatino degli Artisti e da qualche anno anche Il Villaggio di Natale, che si svolge all'interno della struttura di Ostiense nel periodo delle feste.

Tu gestisci anche il Faenas Cafè a Porta Portese. Ci dici qualche cosa anche su questo progetto?

Beh, il Faenas è stato il nostro punto di partenza. L'idea originale, nata nel 2008, era proprio di riportare l'artigianato a Porta Portese che nasceva con questa vocazione in origine.
È stato il punto di partenza di tutto il progetto I Mercatini di Faenas Factory, è il nostro nido, da cui siamo partiti e a cui torniamo sempre.
E con il Faenas Sunday Market vogliamo proprio creare un'isola di artigianato all'interno di Porta Portese, un luogo che possa accogliere e far incontrare chi crea e fa della propria ispirazione e passione, un lavoro, e chi cerca unicità.

Quanto, secondo te, la scelta di una location favorisce la riuscita di un evento?
La scelta di una location non è mai semplice, ci sono moltissime varianti da considerare.
La prima attenzione è ovviamente rivolta al pubblico, bisogna garantire agli artigiani che il luogo scelto per il mercatino sia frequentato, accessibile e ben collegato.
In secondo luogo poi vengono valutati una serie di altri fattori, che vanno da quelli meramente pratici e organizzativi, per noi e per gli artigiani, a quelli più prettamente estetici o di suggestione.
Poi ovviamente ogni location viene da NOI, resa esteticamente compatibile con le nostre idee. Diciamo che scegliere una location è proprio come scegliere la cornice adatta per un quadro, dove ovviamente il dipinto sono gli artigiani che ci seguono.

Come selezioni gli artigiani per i tuoi market?
La selezione è sicuramente la parte più importante del nostro lavoro e forse anche la più difficile. In questo la rete aiuta moltissimo, perché quando entro in contatto con un nuovo artigiano, posso visionare le cose che fa e rendermi conto immediatamente se sono compatibili con i nostri eventi oppure no.
La prima regola ovviamente deve essere l'unicità e l'originalità di quello che viene creato.
La fantasia, la capacità di trasformare materiali semplici , o alcune volte addirittura di riciclo, in oggetti unici è per noi la caratteristica principe degli artigiani che cerchiamo.
Ci piace rimanere stupiti e in questo mestiere capita spesso e piacevolmente.
Quando incontri un nuovo artigiano che ti propone, in qualsiasi declinazione, forme, colori e messaggi che ti lasciano un po' a bocca aperta, allora la magia è servita.

Cosa NON deve andare storto in un market?
Le cose che possono andare storte non mancano mai, ma alle problematiche si trova una soluzione.
Noi abbiamo particolare attenzione, prima di tutto, al creare un rapporto amichevole e di sana collaborazione con gli artigiani che partecipano ai nostri eventi. Crediamo fortemente che una giusta atmosfera faccia moltissimo, perché se l'artigiano si sente accolto e si trova a suo agio, sicuramente lavorerà meglio.
Poi certo in un mercatino che vuole essere dedicato all'artigianato, una cosa importantissima è fare la giusta selezione, per cui non trovarsi mai con espositori che non siamo in linea con il resto.

Quale è stata, in questi anni, la tua esperienza migliore?
Non riuscirei a decidere quale sia stata un'esperienza migliore rispetto ad altre. Forse siamo stati anche fortunati, ma grazie anche alla grande sinergia che nel tempo si è sviluppata con chi ci segue, ogni evento ci ha regalato le sue gioie e le sue soddisfazioni, grandi o piccole che siano. Ci riteniamo soddisfatti quando, a fine giornata , insieme ovviamente alla stanchezza, ci sono anche tanti bei sorrisi.

Cosa hai chiesto a Babbo Natale? Quale è il tuo sogno nel cassetto?
A Babbo Natale chiediamo semplicemente serenità e pace, che questo basta, il resto lo costruiamo noi, con il lavoro, la fatica, l'impegno che regala però anche le grandi soddisfazioni.
Ah no, ecco, a Babbo Natale chiediamo magari un po' di vacanza, che non sarebbe male.

Ho incontrato al Mercatino degli Artisti

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