Barbara Di Mauro e il Segreto di Vicolo delle Belle

L’ispirazione può arrivare da qualsiasi cosa e in qualsiasi momento.
Un profumo, un oggetto, una storia possono creare l’alchimia.
Pensieri, sensazioni, visioni, vengono dagli artisti trasformati in parole, in musica, in colori e forme. 
Cerco di farmi trovare pronta a cogliere e a raccontare ciò che per noi è bello e ciò che per noi stesse è fonte di ispirazione. 
Lo faccio non solo raccontando gli artisti e le loro storie, ma anche i luoghi dove li ho incontrati. 
Ogni incontro è una folgorazione e l’alchimia del luogo rende ogni incontro magico e unico.
Le persone che ho conosciuto, di cui ho parlato in questi anni, sono diventati, grazie ai social network, parte integrante di una grande famiglia.
Grazie proprio ai social network ho scoperto, che Barbara Di Mauro per la realizzazione di un suo quadro si era lasciata ispirare dalle parole e dalla storia di un romanzo, Il segreto di Vicolo delle Belle di Marika Campeti e che il quadro stesso era diventato la copertina del libro.
Il romanzo ha come protagonista Sarah, una ragazza in fuga dal passato, che proprio con il passato, però, sarà costretta a fare i conti. La malattia di sua nonna Sofia porterà Sarah a Terracina e la metterà sulle tracce di un doloroso segreto celato tra i vicoli antichi della città. Un segreto imprigionato lì dai giorni più cupi di Terracina, dal 4 settembre del 1943, quando la città fu bombardata e i destini di due donne si intrecciarono per sempre.
Io sono rimasta affascinata dall’idea che una storia possa essere racchiusa in una tela (in una tavola in questo caso) e che personaggi ed emozioni possano trovare una forma concreta e che possano diventare visibili e tangibili attraverso gli occhi di un’artista, Barbara di Mauro, che con la tecnica della pittura intuitiva vuole trasmettere emozioni.
Io ho chiesto a Barbara se voleva raccontarci la storia del suo quadro, di come era nata la sua ispirazione e in che modo avesse voluto raccontare e rappresentare la storia del libro.
Barbara è stata molto gentile e disponibile e mi ha raccontato così la sua ispirazione.
Marika mi ha chiesto di fare la copertina per il suo libro, ma io inizialmente non lo riuscivo a leggere, avevo un blocco.
Quando ho cominciato, però, sono rimasta intrappolata nella storia e l’ho finito in un giorno e mezzo.
La sera avevo la tela vuota ... e ho cominciato.
Dovevo trovare ispirazione dal muro, dovevo cominciare da lì, dal muro che mi ha visto crescere, perché quel luogo è il mio luogo, il luogo della mia infanzia.
L’ho reso antico, consumato.
Poi volevo gli occhi delle protagoniste.
Donne forti, con radici antiche.
Mentre il quadro veniva fuori, cercavo di trovare degli oggetti da toccare che potessero rappresentare il libro.
Così nella notte senza troppo pensare ho trovato la chiave,
il cristallo,
e la medaglia con l’immagine sacra.
Mentre il quadro prendeva forma, potevo toccare l’essenza del "segreto".
La finitura con la resina mi ha permesso di usare vetrini cristalli e specchi.

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