Alla scoperta di Roma Incontra il Mondo


Io a "Roma Incontra il Mondo" sono stata letteralmente trascinata da mio figlio e dalla sua nuova passione per l'Oriente.
Mi sono lasciata contagiare dal suo entusiasmo e, prima di imbarcarmi in questa avventura ho cominciato un po' a informarmi e a documentarmi.
Il nostro viaggio inizia la mattina e la nostra meta è la Fiera di Roma.

Il festival è spaziale! Il più grande festival d'Europa dedicato a musica, cultura, gastronomia e folklore.
Un giro del mondo ad elevata velocità dove, a farla da padrone, ad avere tantissimo spazio e tantissimi eventi in programma c'è l'Oriente.
Ed è lì che andiamo.
Abbiamo varcato la porta del padiglione e siamo entrati in una nuova dimensione.
Il profumo d'incenso ci ha investiti appena entrati, intenso, avvolgente, che quasi ci stordisce.
Piano, con calma, abbiamo cominciato a scoprire questo fantastico mondo.
Giusto una rapida ricognizione per capire dove eravamo finiti prima di soffermarci a gustare con tutti i sensi a nostra disposizione lo spettacolo che prendeva vita davanti ai nostri occhi.

Così abbiamo incontrato un Drago.


Il drago ricopre un ruolo fondamentale nella mitologia cinese in particolare e nei miti dell'Asia orientale in generale.
Il dragone è un animale colossale avente corpo di serpente, quattro zampe di pollo, testa di coccodrillo, baffi simili a quelli di un pesce gatto, criniera e corna di cervo.
E' stato per lungo tempo simbolo di buon auspicio perché rappresenta l'incarnazione del concetto di Yang, il bene/spirito-fecondo, associato all'acqua.
Il drago era inoltre simbolo dell'Ime e si riteneva che al momento della morte, l'imperatore stesso rivelasse la sua vera natura di drago.
I dragoni cinesi si riproducono fecondando una perla, essenza del loro spirito.
Abbiamo ammirato le armature dei guerrieri samurai.


E scoperto la storia dei 47 guerrieri Ronin che nella seconda metà del '600 si tolsero la vita tramite il peppuku.


La storia di questi guerrieri è il più alto esempio di fedeltà, onore e sacrificio cui erano votati i  più grandi guerrieri del Giappone, i Samurai.
Poi gli spettacoli, fantastici.
L'arte dell'origami.


La danza.



Le percussioni.


E anche il pranzo, devo dire, è stato una scoperta di odori e di sapori.
Già, perché, abbiamo rinunciato alle bistecche che stavano cuocendo fuori dai padiglioni e abbiamo preferito mangiare accanto alla riproduzione di un giardino Zen non proprio pietanze che stanno tutti i giorni sulla nostra tavola.


Il nostro viaggio è continuato anche dopo pranzo. ormai eravamo partiti, eravamo distanti e non potevamo tornare senza prima aver concluso il giro del mondo.

Siamo andati a trovare i Nativi Americani


Siamo stati in Irlanda.


E infine That's America ci ha accolto con un combattimento di Wrestling.


Sono state le altre nostre mete prima di prendere il treno che ci ha riportati a casa.
Di altro, che riguarda questo festival vi devo parlare, ma non qui, non ora. Vi do appuntamento per le prossime due settimane per parlare ancora di arte e cultura orientali.

Ho scoperto al Festival dell'Oriente





Commenti

  1. Ma che bello questo festival!
    Ti credo che vi siete divertiti!
    Ma ci sono proprio stand di tutto il mondo?

    RispondiElimina

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