Palazzo delle Esposizioni: visita virtuale alla mostra su Jim Dine


A me piace andare in giro a vedere mostre. Mi piace vedere opere di artisti a me noti, ma mi piace anche scoprirne di nuovi.
Musei e palazzi di esposizione sono i luoghi che prediligo, luoghi che attualmente sono chiusi e chissà quando riapriranno.
alcuni di questi luoghi in questo particolarissimo momento storico si stanno riorganizzando e stanno portando fuori dalle loro mura mostre e collezioni rendendo fruibili le opere in essi custodite anche on line.
Certo non è una cosa complessa che richiede tempo per essere ben organizzata e che comunque ha dei limiti soprattutto per quanto riguarda le mostre temporanee. Le opere d'arte che sarebbero dovute andare in tour per l'Italia in questa primavera ora sono bloccate in luoghi non accessibili al pubblico; il loro viaggio è stato bruscamente interrotto; i biglietti di ingresso per vedere le mostre non sono mai stati staccati e in alcuni casi, per le mostre più importanti e con molta affluenza di pubblico, stanno partendo i rimborsi per chi aveva prenotato visite che non potrà effettuare.
Questo è lo stato dell'arte in questo momento.
Ci sono però delle eccezioni, come dicevo prima, delle mostre che possiamo visitare on line, senza pagare biglietto alcuno, comodamente seduti sul nostro divano di casa, dal nostro personal computer o dal nostro smartphone.
Il Palazzo delle Esposizioni di Roma ha deciso di rendere on line le due mostre che attualmente ospita: Jim Dine e Gabriele Basilico.
E io questa mattina ne ho approfittato.
Mi sono preparata per bene, ho sistemato il pc sulla mia scrivania, mi sono munita di quadernino per imprimere le mie impressioni (non potendolo fare con la macchina fotografica) e mi sono goduta la visita alla mostra su Jim Dine, uno dei maggiori protagonisti dell’arte americana, il cui lavoro, radicale e innovativo, ha avuto un grande impatto sulla cultura visiva contemporanea, in particolare su quella italiana degli anni Sessanta.

Prima di raccontarvi le opere che mi sono piaciute vi voglio raccontare come al Palazzo delle Esposizioni hanno strutturato la visita on line.
Quello che a me è piaciuto molto è che non è stata fatta una semplice galleria con le foto delle opere, ma il visitatore ha a disposizione sette video-guide, una per ogni stanza.
Io sono stata presa per mano dalla guida che mi ha raccontato e fatto scoprire le opere di questo straordinario artista.
Così mi sono ritrovata catapultata in un'altra dimensione, con volti che mi guardavano,


con installazioni a metà quadri tra tele e sculture che mi hanno dato l'irreale impressione di entrare, i punta di piedi, in case di altri.

Jim Dine, Four Rooms, 1962 | olio, oggetti e metallo su quattro tele, poltrona dipinta, cm 182,9 x 457,2 x 38,1 misure complessive. Courtesy Richard Gray Gallery e l’artista. © Adam Reich, courtesy the artist and Richard Gray Gallery, Chicago/New York
Video dopo video, sala dopo sala, mi sono ritrovata circondata da cuori di tutte le dimensioni e di tutti i colori.

Jim Dine, Putney Winter Heart (Crazy Leon), 1971-1972 | acrilico e oggetti su tela, cm 183 x 183. Musée d’art moderne et contemporain de Saint-Étienne Métropole. © Y. Bresson/MAMC+
Come succede quando si è realmente nella sala di una mostra, mi sono soffermata a lungo e ho fatto il giro delle opere più volte (rivedendo e ascoltando l'audioguida fino allo sfinimento).
Soprattutto mi sono soffermata a lungo a vedere le opere forse più famose di Jim Dine, quella alla quale più facilmente viene accostato il suo nome: il cuore di paglia e la mano verde.


Queste due opere sono state realizzate da Jim Dine nell'inverno del 1966 ad Itaca.
Io trovo questo cuore struggente.

La mostra sarà, come da calendario, ospitata al Palazzo delle esposizioni fino al 2 giugno e speriamo che per quella data la situazione sia migliorata e che la pandemia cominci a diventare un ricordo.
Nel frattempo il Palazzo delle esposizioni ha reso accessibile in formato PDF anche il laboratorio, riservato ai ragazzi, previsto per la mostra.
Io direi che vale la pena provare a metterci in gioco... magari poi fatemi vedere quello che riuscirete a combinare, che io sono curiosa!



Commenti

  1. Apperò! Ti credo che sei stata impegnata!
    Saremo anche in emergenza, ma questo tipo di opportunità non sono affatto male.
    Grazie per la segnalazione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E ancora non ho pubblicato gli ultimi giretti virtuali che ho fatto!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Nel mondo incantato della maglieria per neonati con Il Neonato di Graziella

Pencil art: microsculture in punta di matita

Maddalena Vaglio Tanet, Tornare dal bosco