Salviamo la cultura e gli artisti dagli effetti della pandemia.


Ci siamo trovati improvvisamente chiusi in casa, senza poter vivere normalmente la nostra vita e ci siamo rifugiati nell'arte messa a disposizione, attraverso internet da musei, teatri, artisti. 
L'avete visto anche qui sul blog come, in poco tempo, si siano moltiplicate le iniziative.  Vi ho un po' portato in giro per li mondo lasciandovi a casa.
Vi ho anche detto che non tutti i luoghi di cultura sono stati abbastanza forti da poter digitalizzare le loro collezioni.
Vi ho raccontato delle mostre bloccate nelle mura di spazi espositivi chiusi. 
Ora che l'emergenza sanitaria sembra attenuarsi per effetto delle misure adottate dal Governo, iniziano a sentirsi le conseguenze del lockdown e ad avanzare è la crisi sociale ed economica. 
Tra i settori che pagano un prezzo enorme c'è quello della cultura e della creatività che chiedono protocolli e date certe per ripartire.
Oggi di questo vi voglio parlare. 

Per questo motivo il Movimento RiArtEco ha deciso di lanciare una petizione  su change.org indirizzata Al Presidente del Consiglio dei Ministri nella quali si chiede dignità per i lavoratori dello spettacolo e aiuto per la ripartenza.


Mancano ancora poche firme per arrivare a quota 500!

Qualche giorno fa, poi,  su Facebook mi sono imbattuta nella pagina Facebook Stream Circus e in questo post.


E naturalmente sono andata a vedere (e invito anche voi a farlo). Ma soprattutto sono andata a leggere il loro Manifesto.


Una protesta contro lo spettacolo da vivo on line visto come un tentativo di rigettare, senza affrontarli, i problemi legati alla pandemia e le incognite sul futuro dello spettacolo dal vivo.
La pista vuota è anche un invito a prendere parola, a generare un confronto e se necessario uno scontro.

L'arte non si ferma ma vorrebbe anche trovare una strada per ripartire

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