Amy Lussiana ci porta a "Cena da Amyci"


La creatività si declina in molte forme e una di queste è la cucina.
Si può cucinare per sfamarsi, si può cucinare seguendo parola per parola i ricettari oppure si può affrontare il cibo in modo creativo cercando di giocare con gli ingredienti per riuscire a cucinare piatti non banali, ma sicuramente gustosi.
Per questo motivo oggi sul blog ospito Amy Lussiana e il suo libro di ricette vegane "per soddisfare tutte le voglie". Ecco, la cosa che mi ha più incuriosito è proprio il sottotitolo di questo libro.
Ho raggiunto Amy via mail e le ho fatto un po' di domande.
Cominciamo con le presentazioni. Ci racconti un po' di te? Come nasce la passione per la cucina?
La passione per la cucina é iniziata quando ero molto piccola! Ho sempre amato cucinare, soprattutto fare dolci. Ho un debole per le torte e siccome i miei genitori non le preparavano spesso ci pensavo da sola, era un modo per sentirmi più adulta. 
Quando ho deciso di seguire una dieta vegana ho iniziato a cucinare e a sperimentare di più ed è allora che ho iniziato a sentirmi davvero a mio agio davanti ai fornelli. 
Ora che mi sono trasferita a Edimburgo per l'Università le mie capacità in cucina si sono rivelate di grande aiuto!

Come nasce l'idea di scrivere un libro di ricette?
Devo ringraziare una mia amica dell'università. Invito spesso amici a cena e lei in particolare mi ha sempre chiesto di mandarle una collezione delle mie ricette. 
Per il suo compleanno ho iniziato a creare questa collezione e pian piano il progetto si è trasformato in un vero e proprio libro di cucina, complice anche il tempo libero in quarantena.

Perché proprio un libro di ricette vegane?
Sono vegana da 5 anni e volevo dimostrare che una dieta vegana non deve per forza essere noiosa! Mi piace pensare che questo libro sia per tutti, veg e no.

Primo, secondo, dolce: quale piatto ti da più soddisfazione cucinare e quale preferisci mangiare?
Probabilmente i dolci, sono il piatto in cui mi piace sperimentare di più e dove devo essere un po' più creativa per ovviare ai limiti di non poter utilizzare derivati animali. 
Sono molto fiera delle mie meringhe fatte con l'acqua di cottura dei ceci, provare per credere!

Quanto il territorio in cui vivi ha influito sulle tue ricette?
Moltissimo! Il mio ricettario é sicuramente molto internazionale. 
La mia famiglia é metà sudafricana e metà italiana, quindi crescendo ho avuto modo di apprezzare entrambe le cucine. 
Quando mi sono trasferita a Edimburgo mi sono imbattuta in una comunità estremamente internazionale grazie alla quale ho avuto modo di conoscere le culture culinarie di vari paesi, il che ha contribuito a espandere ulteriormente i miei orizzonti in cucina.

Se potessi abbinare alla tua pietanza preferita una musica, cosa sceglieresti?
Sceglierei la mia ricetta per i rusks e la abbinerei a Shosholoza, una canzone tradizionale sudafricana considerata il secondo inno della nazione. 
I rusks sono l'equivalente sudafricano dei nostri cantucci, mi riportano alla mia infanzia e alle numerose colazioni alla fattoria in Sudafrica oppure gli spuntini durante i vari safari. 
Shosholoza inoltre è una delle mie canzoni preferite, perfetta per tirarmi su il morale.

Che cosa è per te la creatività? Riusciresti a sintetizzarla in tre parole?
Devo ammettere che fino a qualche anno fa non mi sarei ritenuta una persona creativa, ma riconosco che forse mi sbagliavo. Ho sempre identificato la creatività con la bravura a disegnare o a creare arte nel senso più 'classico', ma in realtà se ora la dovessi sintetizzare in tre parole direi "fuori dagli schemi". Tutti hanno la capacità di essere creativi, bisogna solo identificare il proprio sfogo e il mio si è rivelato la cucina.

Hai qualche altro progetto nel cassetto?
Al momento mi sto concentrando sulla mia tesi, ma il mio obiettivo sarebbe riuscire a pubblicare una versione cartacea di Cena da Amyci! Ho inoltre già messo da parte un paio di ricette per la seconda edizione, rimanete sintonizzati.

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