Ada d'Adamo, Come d'aria


Tante parole per spiegare altrettante sensazioni si stanno affollando nella mia mente ma faticano a uscire fuori in modo coerente con il risultato che faccio fatica a raccontarvi di questo libro.

Quindi provo a cominciare dall'inizio. Come d'aria è la storia di Ada e di Daria, madre e figlia i cui corpi sono strettamente legati dalla malattia.

Daria ha il suo destino segnato da una mancata diagnosi prenatale. Ada è sua madre che sulla soglia dei cinquant'anni scopre di essersi ammalata.

La malattia di Ada è l'occasione per lei di raccontare la loro storia. Così nasce questo libro. La loro storia passa attraveso i loro corpi forti ma imperfetti.

E' un racconto che non ti lascia scampo, rimani inchiodato, senza fiato dalla prima all'ultima parola. 

Ci sono parole, frasi, che il lettore non riesce a dimenticare. Queto succede sempre, per ogni libro che si legge, a maggior ragione con un libro così forte e pieno di amore. Queste frasi non sono quasi mai le stesse per ogni lettore, ma voglio farvi partecipe, per una volta, del pensiero di Ada che più di tutti è rimasto nell'aria per tutta la durata della lettura del libro

"La Chiesa, la politica, la medicina smettano di guardare alle donne come puttane che non vedono l'ora di uccidere i propri figli.L'aborto è una scelta dolorosa per chi la compie, ma è una scelta e va garantita"

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