Giulio il Candelaio e l'arte di modellare la cera


E' difficile per me presentarvi Giulio e la sua arte. Giulio è una persona tutt'altro che tecnologica, un po' come la sua arte che si ripete invariata nei secoli.

La mia passione per le candele di ogni forma e colore non poteva non essere il catalizzatore per questo incontro.

Giulio è stato disponibilissimo a illustrare la sua arte e la tecnica che adotta.
Giulio realizza candele usando solo materiali naturali e le candele che vedete sono tutte attorcigliate a mano senza l'uso degli stampi.

Come è possibile?

Cominciamo dall'inizio: la tecnica usata per realizzare le candele.

Tutte le candele che vedete nelle mie foto sono state realizzate con la tecnica a immersione: la stoppa viene fatta diventare con le mani filo.
Una volta creato lo stoppino, questo viene immerso nel calderone di cera calda.


Non basta, naturalmente, una sola immersione per creare una candela: dopo ogni immersione c'è bisogno di riposo, c'è bisogno che la candela riposi e che la cera si raffreddi un po'.


Non è un caso che lo stoppino risulti in cima simile a un anello. In questo modo ogni candela ha una doppia fiamma e doppia fiamma equivale a doppia luce. Per lo stesso principio tutte le candele del Candelaio sono state, quando ancora la cera era malleabile, attorcigliate tra di loro.


Con la legatura delle candele si raddoppiano, triplicano o quadruplicano le fiamme, la luce aumenta pur rimanendo maneggevole la candela.
Non c'è da aggiungere altro. Non c'è neanche da dire che non troverete una candela uguale all'altra perché sono tutti pezzi assolutamente unici.

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