Movimento per l'emancipazione della poesia



Succede, non spesso, ma qualche volta accade, che la creatività ti venga a bussare al portone di casa.
Anzi, per dirla meglio, succede che esci di casa e ti ritrovi sul muro davanti al portone ti ritrovi attaccati dei fogli di formato A4 con su delle scritte.
Ecco a questo punto, a meno che tu non abbia una vista impeccabile (e non è il mio caso) ti devi avvicinare per leggere. ti avvicini pensando che sia un appello accorato per un gatto che si è perso e invece ti ritrovi davanti a una delle espressioni più belle della creatività: una poesia!
La leggi e pensi che non ci sia modo migliore per cominciare la giornata.
Poi ti chiedi che caspita sia il Movimento per l'Emancipazione della Poesia e allora non ti rimane che sfoderare lo smartfone e metterti a cercare.

Il Movimento per l’Emancipazione della Poesia è un movimento apartitico di azione politica e sociale che si propone quale rete alternativa di creazione e diffusione di poesia contemporanea. 


Nasce dalle contraddizioni riscontrate nell’attuale società, consumistica e disattenta, e con pratiche diverse si adopera per risolverle. 
Il Movimento si struttura come un discorso in divenire basato sull’apporto attivo e continuo di una moltitudine eterogenea di militanti. 
Lo scopo di questo Movimento è creare uno spazio di incontro e dialogo con la poesia. 
Il luogo d'incontro e il primo luogo di pubblicazione è la strada.
Ma perché, vi starete chiedendo voi (come del resto mi sono chiesta anche io), scegliere proprio di diffondere poesia?
Perché la poesia, in genere viene letta poco. Si scrive ma non si legge o per lo meno si tende a scegliere letture facili e poco impegnative. 
Leggere poesia vuol dire essere concentrati nel cercare il messaggio che è dietro alle parole che compongono i versi.
Ecco che allora la poesia viene letta poco ed ecco perché nasce e si sviluppa il Movimento per l'Emancipazione della Poesia.
Il Movimento si propone di restituire alla poesia il ruolo egemone che le compete sulle altre arti e al contempo di non lasciarla esclusivo appannaggio di una ristretta élite, ma di riportarla alle persone, per le strade e nelle piazze cercando, dove possibile, di fare perno sulla proprietà intrinseca della parola scritta per la quale risulta impossibile per chiunque getti su di essa lo sguardo non leggerla, in quanto la parola si fa leggere e decodificare nel momento stesso in cui viene vista.
Così è stato anche per me che mi sono fermata a leggere la prima poesia che ho trovato e che poi o continuato a cercare per il quartiere altre poesie, altre tracce del passaggio del Movimento per l'Emancipazione della Poesia e sono stata contenta di trovarne ancora traccia.

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