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Visualizzazione dei post con l'etichetta Incontri

Perfareungioco basta un po' di fantasia

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La creatività consiste nel mantenere nel corso della vita qualcosa che appartiene all'esperienza infantile: la capacità di creare e ricreare il mondo. È l' onnipotenza del pensiero propria dell'età infantile. (Donald W.Winnicott) Per fare un gioco c’è bisogno di fantasia e creatività. Per fare un gioco c’è bisogno di pazienza, concentrazione e tenacia. Per fare un gioco c’è bisogno di ricordarsi di essere (e di essere stati) bambini. Non importa quanto il gioco sia semplice o complesso, quanto ci si possa o meno sporcare. Il gioco fa uscire fuori da ognuno di noi la creatività e giocare è un’arte propria dei bambini. I bambini la conoscono bene e la praticano tutti i giorni. Gli adulti non devono dimenticarsi che esiste e devono sforzarsi di praticarla. L’associazione Perfareungioco nasce e opera proprio con queste convinzioni: crede che la manualità, la creatività e il gioco siano alla base dell’educazione di ogni individuo. È per la divulgazione e prom

Alter Ego: un viaggio tra i labirinti del cuore

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Ci sono incontri che lasciano il segno, ci sono artisti che parlano con un tale entusiasmo e amore verso le loro opere che tu non puoi rimanere indifferente. Attraverso le parole quello che sembra, a me profana, un groviglio inestricabile diventa poesia e arte. Ho incontrato Davide Pisapia all’interno della mostra Infiniti Labirinti e grazie a lui ho fatto un fantastico viaggio tra i labirinti della mente e del cuore.

A Paratissima si avvistano oggetti non identificati

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“ Mamma, ma gli UFO esistono ?” “ Perché cucciolo lo vuoi sapere ?” “ Perché voglio avvistarne uno e diventare famoso come avvistatore di UFO ” “ Beh, guarda, nel cielo è poco probabile che tu ne possa avvistare uno però, sai, potresti trovarlo in qualche casa ”.

Bassott: tutto si crea, nulla si distrugge.

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Entrare nel mondo di Bassott è entrare in un mondo fantastico fatto di labirinti, di oggetti smarriti e di luci che indicano la via da percorrere. Io ho impiegato un po' di tempo a seguire la via giusta, a lasciarmi guidare dalla luce. Ho trovato le istallazioni di Bassott lungo il mio cammino, tra i corridoi e le sezioni di Paratissima. Le ho seguite come Pollicino nel bosco e sono arrivata alla sezione Design, dove ho trovato gli ideatori del progetto, ai quali ho potuto rivolgere qualche domanda. Che cosa è Bassott e come nasce? Bassott è un sodalizio artistico, che nasce per puro caso, ispirati un po' dall'idea del riciclo, delle luci e delle tre dimensioni e dalla voglia di fare qualche cosa di creativo in alternativa al nostro lavoro tradizionale. Che ruolo ha la luce nei vostri lavori? In quasi tutte le nostre opere c'è la luce, perché dà un effetto tridimensionale oltre a evidenziare ulteriormente l'immagine. Ha un ruolo quasi primario, perché

Buonvink: il design che incontra l'up-cycling

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Quando ho visto queste strane lampade, ho subito pensato al design anni '70, quando non si vedevano tanti punti luce penzolare giù dal soffitto. Nelle case c’erano piuttosto piantane o grandi lampade da terra, per lo meno a casa mia era così. Per questo motivo, a Paratissima, non ho resistito alla tentazione di avvicinarmi e chiedere a Daniela Buonvino di spiegarmi la natura di queste strane lampade. Ho scoperto così che Daniela con il suo lavoro si inserisce nella corrente dell'up-cycling.

Pottery Lab: quando la terra prende forma.

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Rimango sempre affascinata dalla materia che si trasforma, dalla possibilità di plasmare la terra. Ipnotizzata dal piatto che ruota e dalle mani che accarezzano, creano e modellano, ho una grande stima e una forte ammirazione per chi riesce a creare con l'argilla. Così, quando studiavo gli artisti presenti a Paratissima, il mio occhio e la mia curiosità sono stati attratti dalla scheda del Pottery Lab e dal progetto che avrebbero presentato in quella occasione. Il progetto, ispirato a un reperto archeologico volutamente realizzato a grande dimensione, propone la ricostruzione di una forma classica mediante uno scheletro metallico e su di esso l'applicazione di frammenti ceramici che ciascun partecipante eseguirà secondo la propria creatività. Mi è dispiaciuto molto non poter conoscere le signore dell'associazione, che sono arrivate a Paratissima nella serata conclusiva, troppo tardi per me che ero già di ritorno a casa. Non potevo, però, farmi sfuggire l'occasio

Vivere l'abito secondo Santarella

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Non sapevo che le parole Abito e Abitare avessero la stessa radice etimologica Habere, intesa sia come modo di essere, disposizione, atteggiamento, sia come abitudine, consuetudine dello stare e dell’abitare. Indossare un abito dunque significa far vivere non solo una forma, ma una sensibilità attraverso la quale ci rapportiamo all’ambiente e agli altri. Perché è dentro un abito che noi abitiamo il mondo. Un concetto a me sconosciuto e che ho scoperto grazie all'incontro con Barbara Annunziata e Francesca Gattoni, architetti, fashion designer e creatrici del brand Santarella. Ho avuto la fortuna di incontrare Barbara Annunziata, la metà di Santarella, in un loro “evento esperienziale”, ospitato nello showroom di Alessandra Calvani. Confesso che mi incuriosiva parecchio capire, perché chiamassero così i loro eventi. Dopo aver sperimentato i capi Santarella ho capito…

Aystone. L'alchimia della pietra

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Scolpire non è scavare una pietra, è trovare il respiro della vita in essa e rivelarlo. (Anonimo) Giacomo Noyà è uno scultore: lavora, scolpisce e modella il marmo. La materia che passa tra le sue mani si trasforma: tutto diventa marmo levigato, leggero, tanto leggero da poter essere indossato. Incontrare Giacomo a Paratissima per me è stato un onore; poter vedere da vicino le sue creazioni, un’emozione. Parlare del marmo e della sua leggerezza potrebbe sembrare un controsenso, invece non lo è affatto. Soprattutto non si può parlare di pesantezza con Giacomo, che realmente riesce a trasformare, a rendere indossabile una delle pietre più dure della terra. Tantissime domande mi sono frullate nella testa a cominciare dal nome del marchio.

Passeggiando con Luigina Mazzocca nel giardino dei Buoni Frutti

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Era sabato dopo pranzo e io girovagavo tra i corridoi e gli spazi di Torino Esposizioni. Ancora non c'era tanta gente in giro e io mi godevo la vista di tante opere d'arte.

Andrea Marchetti e i Labirinti Urbani

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Le sue foto di Andrea Marchetti erano ospitate all'interno della mostra Infiniti Labirinti curata da  Aurora Bolandin e Flaminia Valentini. L'incontro, che è avvenuto, a dire la verità, in modo un po' rocambolesco, si è rivelato essere molto piacevole e interessante.

ArMonia Creazioni: ritratti d'autore

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Entrare a Paratissima è un po' un vortice di emozioni, di sensazioni, di scoperte. Io sono approdata a Torino per parlare con le persone, con gli artisti, per conoscere storie da raccontare. Come spesso accade, prima di finire nel vortice ed essere risucchiata, mi sono incamminata nelle sezioni a me più amiche, nelle quali riesco a muovermi meglio senza combinare troppi guai. Così mi sono ritrovata davanti a dei ritratti di famiglia molto belli e particolari che hanno subito attirato la mia attenzione.

Flavia Biagioni, La Rompipallet.

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Si chiama Flavia, la Rompipallet, ed è una artista del riciclo. Grazie a lei vecchi tubi si trasformano in omini di luce che a me ricordano tanto Edi, l'amico di Archimede Pitagorico. Ho conosciuto Flavia sotto i portici di Eataly vicina di banco di Sonia. Entrambe unite non solo da amicizia, ma anche dalla stessa idea di riciclo e di arredo in stile industriale. E se di Sonia e del suo mondo fantastico vi ho già parlato, oggi è il turno di Flavia.

Emanuele Leonardi: il dito o la luna?

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Quale luogo migliore per incontrare un artista a Roma se non al Rione Monti. Arte e artigianato fanno parte del DNA di questo quartiere. Un luogo speciale per un artista altrettanto speciale: scultore, pittore, orafo, poeta... .... ma lasciamoci sedurre dalle sue opere. Emanuele Leonardi è nato e cresciuto a Roma, dove ha studiato come Maestro d’Arte applicata all'architettura e all'arredo e poi presso l'Istituto di Arte Orafa del Maestro Maurizio Lauri.

Reseda Orrù: dalla pittura alla gioielleria e ritorno

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Ogni gioiello è una scultura in miniatura. (Anonimo) Sono sculture, micro sculture di argento, quelle che hanno attirato la mia attenzione sotto i portici di Eataly. Sculture gioiello realizzate da Reseda Orrù. Pittrice, scultrice, orafa, Reseda non ha mai abbandonato la passione per la pittura, ma anzi ha deciso di allargare le tecniche espressive con l'uso di materiali eterogenei. E' stato bello e molto interessante parlare con lei per poter scoprire un po' della sua arte.

Ozmo - Profeta di una lingua globale

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Muri, confini invalicabili, vicinanze mortificate dall'opera umana.  Ma a pochi eletti il dono di aprire varchi per visioni inimmaginate. Cesare Felici Sei considerato uno dei pionieri della street art italiana. Secondo te cosa è Arte e cosa non lo è? Domanda impegnativa. Credo che ci sia un'Arte con la A maiuscola e un'arte con la a minuscola. Quella con la A maiuscola è qualcosa in grado di cambiarti, uno strumento. Il problema è che il nostro tempo sembra avere poco a che fare con i meccanismi dell'anima e questo tempo permea anche l'arte. L'arte poi è regolata dalle leggi del mercato e, necessariamente, dal gusto contemporaneo che si modifica velocemente, a volte senza troppe consapevolezze. Quindi nel 99% dei casi si trova arte con la a minuscola. E l’1% di Nutella in mezzo alla cacca… sa di cacca. E’ così difficile distinguere? Non credo che ci siano gli strumenti per distinguere. Dici che questo è un problema dell'arte contem

Prendi L'Arte ... e rendila opinabile

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Avevo parlato telefonicamente con Antonella Ciavarro perché non ero, causa pioggia, riuscita ad andare a settembre all'appuntamento mensile dell'Arts and Crafts Marchet, ma mai mi sarei aspettata la notizia della sospensione del mercato di Trastevere. Già, perchè? Sarebbe stata una sospensione temporanea? Con quali motivazioni? Intanto che Fabiola ed io ci ponevamo queste domande ci è arrivato l'invito, da parte della Associazione, ad assistere, il 29 settembre alla seduta del Consiglio Municipale. In questa occasione l'Associazione ha potuto esporre alla Giunta la propria situazione e le proprie richieste. Da questo invito è nata l'urgenza di trovare un punto di partenza e di scrivere questo post. Ad aiutarci a dipanare la matassa è venuto in nostro aiuto Andrea Ceccherini, in arte Essere Vento, artista e artigiano della pelle, nonché socio sostenitore di Prendi l’Arte, associazione romana di artigiani “OPI” ovvero “Operatori del Proprio Ingegno”. 

Paesaggi di legno e piccole magie

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C'era una volta, in un mondo incantato, una folletta che tanto buona non era, anzi, a dire la verità era molto dispettosa. Questa folletta, un giorno, decise di fare uno scherzo a dire il vero non tanto divertente, ma molto, molto spettacolare. Con il suo funghetto magico andò in paese, tirò fuori dalla tasca la sua polverina scherzina e si mise all'opera. "Scherzino, scherzetto è tutto in legno il mondo perfetto" E così tutto si trasformò in legno. Due tennisti rimasero bloccati, mentre giocavano la loro partita. Il gatto rimase senza formaggio. I panni rimasero stesi al sole. Il mondo si fermò. Dite che non è possibile una cosa del genere? Dite che non esiste un folletto capace di fare un simile scherzo? Ma state scherzando, vero? Certo che esiste! Si chiama Sonia e queste sono solo alcune delle sue creazioni artigianali.

Maria Letizia Volpicelli: dall'arte del Liccio alla Fiber Art

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Mi aggiro per l’Atelier Crochet-Tricot & Tessitura di Abilmente Roma Primavera 2016. Nell'area dedicata alla tessitura c’è più silenzio che altrove nella fiera. Sul grande tavolo spiccano allettanti telai a liccio, attrezzi pieni di fascino che invitano a cimentarsi in quella meravigliosa arte che è la tessitura a mano. Inevitabile chiedersi come sia nata l'ingegnosa  idea di tendere, per la prima volta, tra due paletti una serie di fili ordinati in un fascio ed incrociare tra questi un altro filo in un verso e poi nell’altro fino a dare forma ad un tessuto. Una donna dallo sguardo dolce e attento sta preparando le sue allieve, che si cimenteranno a breve su quei telai, probabilmente per la prima volta nella loro vita. Sta per iniziare il laboratorio di tessitura con telaio a pettine liccio, tenuto da Maria Letizia Volpicelli ed io sono qui per capire come avviene il miracolo: mani che danzano ritmicamente dentro lo spazio di una struttura di legno, intrecciando aria e

Antonella Ciavarro: la fatina di Bidibi Bodibi Bu

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Chi non è mai rimasto incantato davanti alle magie della fatina della favola di Cenerentola, che con un tocco di bacchetta e una strana formula magica trasformava la zucca in carrozza? Antonella è la fatina del riciclo. Con un suo tocco di bacchetta ciò che per molti è solo un oggetto da buttare, per lei diventa materiale per creare un gioiello. Tappi di latta, barattoli, tubetti di maionese assumono, grazie alle sue sapienti mani, forme nuove. Tutto si trasforma e diventa, per magia e per sua bravura, bello e prezioso come solo i pezzi unici e lavorati a mano sanno essere. Volete sapere di più su di lei e sulle sue magie? Bene, perché Antonella è stata disponibilissima a rispondere alle mie domande.

Roberta Castiglione e la Lana D'Abruzzo

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La scorribanda in giro per gli stand di Abilmente continua. Fabiola ed io abbiamo solo un limite che ci fa correre come matte: il tempo! Abbiamo tutto sotto controllo e abbiamo pianificato tutto. Di certo non possiamo farci scappare l'incontro con Roberta Castiglione, titolare del marchio Lana d'Abruzzo. Di certo non me la faccio scappare io, che finalmente riesco a dare un volto a un nome. Già perché io di Lana d'Abruzzo ho cominciato a sentirne parlare qualche tempo leggendo post di amiche blogger che utilizzavano questo filato per i loro lavori e ne sono rimasta affascinata per i colori, naturali, e per la consistenza della lana. Chi è Roberta Castiglione? Di origini pugliesi, abruzzese di adozione, architetto, imprenditrice, creativa, una donna che ha saputo mettersi in gioco ed inventare un lavoro, che combaciasse con le proprie passioni, dando voce al forte desiderio di recuperare, ripensare e innovare la tradizione della lavorazione della lana made in Abruzzo