L'incontro con l'arteterapia



ArteA si occupa della divulgazione dell'arteterapia nelle sue applicazioni in ambito socio sanitario.
Arteterapia? Di cosa sto parlando? Che cosa è?
Intanto cominciamo dal principio, dalla definizione del vocabolario:
arteterapia
[ar-te-te-ra-pì-a]
s.f.
MED Terapia volta a stimolare le capacità comunicative del paziente, liberandone la creatività artistica.

L'arteterapia, ho scoperto, è una metodologia che usa i materiali propri della creatività con finalità preventive, riabilitative e terapeutiche. L'attenzione, nell'arteterapia non è rivolta all'interpretazione dell'opera, ma alla decodifica del linguaggio dell'opera d'arte come specchio delle vicende interne di chi l'ha realizzata.

L'associazione ArteA (Arte Terapeuti Associati) dal 1996 promuove la formazione di arteterapeuti e avvia Atelier di arteterapia.

In particolare si occupa della divulgazione dell'arteterapia con attività di ricerca e di divulgazione finalizzate alla validazione di questa disciplina.

L'associazione era presente ad Abilmente con una conferenza e alcuni workshop esperenziali sulle qualità psicologiche, curative e introspettive insite nei materiali e nelle tecniche artistiche. Non tutti i materiali sono uguali. Ogni materiale ha un proprio carattere e questo fa sì che ogni individuo reagisca in modo differente a seconda del materiale messo a sua disposizione. L'obiettivo principale dell'esperienza di atelier è quello di individuare quale sia il materiale più idoneo per l'espressione artistica della persona in un preciso momento del percorso terapeutico.

Io sono uscita da questo incontro con la consapevolezza che tutto ciò che esce dalle nostre mani sia indissolubilmente legato a noi stessi, a come siamo, a quello che proviamo nel momento in cui scegliamo il progetto da realizzare, scegliamo i materiali, scegliamo l'angolo della casa nel quale lavorare. Siamo noi stessi che rendiamo unico e irripetibile il nostro lavoro.

Commenti

  1. Altra bella scoperta di quell'edizione ...

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  2. Hai ragione Federica! Forse questa è stata l'edizione più bella di Abilmente che sono riuscita a vedere!

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