Alla scoperta di Villa Torlonia


L'aria di Primavera si fa sentire e con essa la voglia di mettere il naso fuori casa per scoprire luoghi nuovi, affascinanti e bellissimi.

Grazie all'opportunità di entrare in modo gratuito nei Musei in Comune, i musei civici di Roma Capitale, sono andata a Villa Torlonia.

La storia della villa

Villa Torlonia è la più recente delle ville nobiliari romane e conserva ancora un particolare fascino dovuto all’originalità del giardino paesistico all’inglese e alla ricca quantità di edifici ed arredi artistici disseminati nel parco. 

Siamo su via Nomentana, otre le mura dello Stato Pontificio, ben al di là di Porta Pia, praticamente in campagna.

Il terreno, della famiglia Pamphilj,  era coltivato a vigna quando venne acquistato  alla fine del Settecento dal banchiere Giovanni Torlonia.
Toccò a lui trasformare la tenuta rurale in propria residenza.



Il progetto di trasformazione fu affidato a Giuseppe Valadier che trasformò due edifici preesistenti (l'edificio padronale e il casino Abbati) in un palazzo e nell'odierno Casino dei Principi, costruì le Scuderie e un ingresso, oggi demolito in seguito all'ampliamento della via Nomentana. 

Alessandro Torlonia

Nel 1832, l’erede Alessandro Torlonia proseguì i lavori di abbellimento, incaricò Giovan Battista Caretti della costruzione di altri fabbricati, e la sistemazione del verde secondo il gusto dei giardini romantici.



Collaborarono alla progettazione della villa Giuseppe Jappelli, che si occupò della sistemazione della parte meridionale e vi realizzò la Capanna Svizzera e la Serra Moresca, e Quintiliano Raimondi, il quale operò sul Teatro e sull'Aranciera, oggi Limonaia.

Mussolini a Villa Torlonia


Nel 1925, dopo un lungo periodo di abbandono, Giovanni Torlonia affittò, per un prezzo simbolico, la villa a Mussolini che con la sua famiglia si trasferì al Casino Nobile, mentre il principe si trasferì alla Casina delle Civette.


Nel periodo successivo alla guerra, la villa, tornata alla proprietà dei Torlonia, venne abbandonata attraversando un periodo di decadenza, fino a quando, nel 1977 venne acquistata dal Comune di Roma e trasformata in parco pubblico. 

Dal 1991 iniziò il restauro dei vari edifici. I lavori di ristrutturazione o hanno consentito la riapertura al pubblico di quasi tutti gli elementi del complesso.

Cosa si può visitare

Al suo interno sono 4 gli edifici oggi musealizzati più, di recentissima riapertura il  rifugio antiaereo bunker fatto realizzare da Mussolini.

Mi sarebbe piaciuto, neanche a dirlo, visitare tutto il visitabile, ma non ce l'ho fatta! Il tempo mi è stato tiranno e ho potuto visitare solo il Casino Nobile, la Casina delle Civette e il Bunker.

Nelle prossime settimane troverete troverete i racconti delle mie scoperte creative, vi aspetto!

Ho già messo in conto di tornare per visitare la Serra Moresca e il Casino dei Principi. 

Commenti

  1. Bellissimo luogo, pieno di storia! Attendo il seguito!

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    1. Arriva presto! Ho ancora una marea di cose da raccontare!!!

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